Comuni al Parlamento europeo per dire "no" a Pedemontana
Tra le Amministrazioni presenti per opporsi alla tratta D breve anche quella di Cambiago, con il vicesindaco Stefano Floris

Le undici Amministrazioni comunali che stanno portando avanti la battaglia contro la tratta D breve di Pedemontana sono state a inizio settimana a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, per segnalare anche alle istituzioni comunitarie ciò che loro stesse, con i primi cittadini, evidenziano da sempre: le "rilevanti criticità trasportistiche, economico-finanziarie, ambientali e procedurali" emerse dalla documentazione legata al tratto di autostrada che è destinata a collegare Vimercate ad Omate di Agrate, lambendo il territorio di Cambiago e portando via una grossa fetta del Pane, il Parco agricolo nord est.
A Bruxelles per opporsi a Pedemontana
C’era, infatti, anche il vicesindaco Stefano Floris nella rappresentanza di fasce tricolori che martedì 20 maggio 2025 ha incontrato una delegazione di europarlamentari. Tra loro, Brando Bonifei. A Bruxelles, oltre che quelli di Cambiago, Vimercate e Agrate, erano rappresentati anche i Municipi di Bellusco, Bernareggio, Burago, Caponago, Carnate, Cavenago, Ornago e Sulbiate. Tutti uniti in un’unica voce.
Le Amministrazioni che sono coinvolte territorialmente nel progetto hanno già inviato una formale diffida legale a tutte le parti coinvolte nel processo di approvazione della tratta, "con l’obiettivo preciso di inibire ogni ulteriore avanzamento procedurale verso l’approvazione del tracciato", hanno spiegato.
Parallelamente c’è un insieme di osservazioni tecniche nell’ambito della Valutazione di impatto ambientale.
"A oggi non sono state adeguatamente controdedotte da Regione Lombardia, Autostrada Pedemontana Lombarda e Concessioni autostradali lombarde ed evidenziano come la D breve risulti gravemente inadeguata sotto il profilo trasportistico, oltre che fortemente impattante per il territorio e per la qualità della vita dei cittadini".
"Potenziamo piuttosto la Tangenziale Est"
Durante gli incontri a Bruxelles, sindaci e amministratori locali hanno spiegato ai parlamentari di aver avanzato la proposta alternativa di adeguamento e potenziamento del tratto vimercatese della Tangenziale Est.
"Una soluzione supportata da un’analisi tecnica e trasportistica condotta dal Centro studi Pim su incarco della Provincia di Monza e Brianza - hanno precisato - È responsabilità delle istituzioni individuare una soluzione condivisa: non possiamo accettare l’atteggiamento politicamente omissivo finora tenuto dai promotori della D breve. Confermiamo la nostra piena disponibilità a un confronto serio e approfondito, pur restando pronti a ricorrere a tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione".
La tratta D breve, proseguimento della C che arriva dalla Brianza centrale monzese, interesserà il 79% del Parco agricolo nord est: la nuova tratta autostradale a otto corsie, parallela alla Tangenziale Est e a meno di 3 chilometri di distanza dalla stessa, dovrebbe poi terminare innestandosi con l’A4 all’altezza di Agrate.
"Condividiamo la posizione dei Comuni sul cui territorio è prevista la realizzazione dell’infrastruttura, aderendo a tutte le iniziative volte a supportare azioni in merito alla contestazione dell’opera", hanno sottolineato dall'Amministrazione cambiaghese.