Il caso

Compost alterato nei terreni: dopo l'ordinanza, nulla di fatto

L'operatore potrà tornare ad arare. Per lui, almeno per il momento, nessuna conseguenza.

Compost alterato nei terreni: dopo l'ordinanza, nulla di fatto
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Compost alterato nei terreni agricoli di Pozzo d'Adda: nulla di fatto. Dopo l'ordinanza del Municipio arrivata a inizio novembre, che intimava lo stop all'aratura e a qualsiasi altra operazione meccanica nell'area agricola accanto alle scuole, tutto sembra essersi risolto senza conseguenze per l'operatore.

Pozzo d'Adda: compost alterato, nessuna conseguenza

Il 5 novembre 2021 i Servizi tecnici e territoriali del Comune avevano emesso un’ordinanza che imponeva il divieto di aratura e qualsiasi altra operazione meccanica e manuale all’interno di un terreno di proprietà comunale che sorge nei pressi della scuola di via dell’Unione ed è gestito da un operatore agricolo esterno. Il motivo? A seguito di un sopralluogo effettuato da Amministrazione e Ufficio tecnico, era stata rilevata la presenza in superficie di materiale plastico, elettrico ed edile, anche se di piccola pezzatura.

L’episodio aveva riacceso in paese il dibattito sull’utilizzo nei campi di fertilizzante alterato. Pozzo e i paesi confinanti sono stati infatti negli anni scorsi al centro di una lunghissima diatriba, che ha avuto strascichi legali non ancora conclusi. E' il caso di specificarlo però: l'operatore coinvolto in questa nuova ordinanza nulla ha a che vedere con gli episodi del passato.

Il documento emesso dal Municipio non aveva scadenza, ma era legato alla presentazione da parte dell’operatore delle certificazioni sulla provenienza del compost utilizzato nel terreno. Ora, a più di un mese dall'ordinanza, tutto sembra essersi risolto in un nulla di fatto. Un falso allarme, quindi, almeno stando a quanto emerso fino a ora. Dal Municipio sarebbe infatti arrivato l’ok per riprendere l’aratura e non ci sarebbero ulteriori conseguenze per l’agricoltore.

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