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Compie 100 anni la paroliera che ha scritto "Siam tre piccoli porcellin"

Elvia Figliuolo, che vive a Brugherio, nella sua carriera ha composto versi anche per Celentano e Mina

Compie 100 anni la paroliera che ha scritto "Siam tre piccoli porcellin"
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Vi dice niente il verso "Siam tre piccoli porcellin, siamo tre fratellin"? La canzone del cartone animato della Disney, che ha accompagnato la crescita di generazioni e generazioni di bambini, è nata dalla penna e dall’estro di una brugherese, che martedì ha tagliato il traguardo dei 100 anni.

La prima paroliera italiana compie 100 anni

Elvia Figliuolo, classe 1924, lucana, nativa di Potenza e residente al Villaggio di Brugherio dagli anni Sessanta, è stata (ed è tuttora) una delle prime paroliere italiane. Con lo pseudonimo "Misselvia" ha firmato tutti i suoi brani, di cui "Siam tre piccoli porcellin" è forse solo uno dei più celebri (e canticchiati).

Una lunga carriera ricca di soddisfazioni

Una carriera che definire ricca di soddisfazioni potrebbe risultare riduttivo. Diventata segretaria di Giuseppe Gallazzi, titolare delle Edizioni musicali Francis Day, presto iniziò a tradurre le canzoni straniere edite in Italia dalla casa editrice (quelle non trasformate in italiano da lei erano firmate "Gagis", pseudonimo dello stesso Gallazzi).

Esperta in lingua inglese, si è dedicata per lo più a traduzioni dal repertorio d’oltremanica e d’oltreoceano. Scelse di farsi chiamare "Misselvia" per l’iscrizione alla Siae, unendo la parola inglese miss (signorina) al suo nome di battesimo.

Ha scritto versi per Zanicchi, Celentano e Mina

I suoi testi sono stati interpretati con successo da molti cantanti di grido: basti pensare a Caterina Valente, Iva Zanicchi, Adriano Celentano, Anita Traversi, Nada, Petula Clark, Bobby Solo, Michele, Dalida e Mina.

"Cantando sotto la pioggia"

Ma nel lungo elenco di realizzazioni, che annovera anche "Cantando sotto la pioggia", la versione italiana di "I’m singing in the rain", ce ne sono state anche tante dedicate ai più piccoli, portandola indirettamente (tramite le voci degli interpreti in erba) sul palco dello Zecchino d’Oro: è del 1964 "Me l’ha detto un uccellino", del 1967 "La mini coda" (entrambi su musica di Franco Mojoli) e del 1972 "Cik e Ciak" (su note e spartito di Rinaldo Prandoni).

"I tre porcellini" l'ha composta nel 1953

"I tre porcellini" Figliuolo l’ha, invece, scritta nel 1953 per Gino Latilla e Carla Boni, venendo poi reincisa nell’ordine da Rita Pavone, da Gigliola Cinquetti, dal Piccolo Coro dell’Antoniano e da Cristina D’Avena.

Un compleanno per due feste

Oggi, domenica 8 settembre, è in programma la grande festa con tutti i parenti e gli amici allo Sporting di via Santa Caterina, a Brugherio. Ma il traguardo del secolo di vita "Misselvia" lo ha tagliato martedì 3 settembre, quando ha spento le cento candeline tra le mura della sua casa.

Gli auguri del sindaco

A lei sono giunti omaggi floreali e tante congratulazioni, comprese quelle del sindaco Roberto Assi a nome di tutta l’Amministrazione comunale e della città. "Un augurio cordiale nel centesimo suo di genetliaco": questa la frase impressa su una pergamena che le è stata portata da un messo comunale, con la quale Figliuolo ha posato per una foto ricordo, tenendo tra le mani tre palloncini a formare un dorato "100". A "Misselvia" la Rai ha dedicato questa primavera anche una puntata della serie "Le ragazze", andata in onda sul terzo canale.

Ha lasciato Potenza quando era bambina

Suo papà, un uomo severo ed esigente, era un telegrafista; la mamma, invece, ha fatto la donna di casa, allevando e tirando su cinque figli. Ed Elvia è stata la primogenita. Ha lasciato Potenza a 6 anni, a seguito del trasferimento al nord del padre, dipendente statale: prima a Pesaro, poi a Bergamo, infine Milano e Brugherio.

La "nascita" di Misselvia

Ha frequentato le Magistrali, al termine delle quali ha trovato subito un lavoro: iniziò come dattilografa, poi come impiegata alla Francis Day, marchio americano che nel Secondo dopoguerra aveva aperto in Italia una propria succursale, portando nella nostra Penisola un repertorio musicale incredibile. C’erano i versi delle canzoni da battere a macchina e (correggendo e correggendo errori) alla fine Gallazzi le chiese: "Senti, ma perché non li fai tu i testi?". Ed è così che Elvia Figliuolo divenne l’autrice "Misselvia", una delle prime paroliere italiane.

"Sono grata a Dio per la vita che ho avuto"

"Sono grata a Dio per la vita che ho avuto", ha detto, sfogliando le tante foto in bianco e nero, custodite gelosamente in uno scrigno di legno, e guardando le immagini incorniciate dell’amato marito Gianni, giornalista di professione, scomparso alcuni anni fa.

"Per la sua età sta bene ed è in salute, anche se la memoria inizia ogni tanto a vacillare, ma è comprensibile - ha detto il nipote Enrico Casiraghi - Il dottore, al termine di ogni visita, ci dice che bisognerebbe mettere la firma per arrivare a 100 anni come la zia".

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