Commissione speciale antimafia: riflessione con le scuole sulle vittime della criminalità organizzata
L'incontro a Palazzo Isimbardi con Giovanni Gabriele e Rosy Tallarita

Si è riunita oggi, martedì 6 maggio 2025, la Commissione speciale antimafia, guidata dal consigliere metropolitano Marco Griguolo, a Palazzo Isimbardi. Ospiti della seduta anche gli studenti e le studentesse di due licei milanesi. Il primo incontro era avvenuto, invece, a ottobre 2024.
Una giornata di testimonianze
L'incontro odierno aveva lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni. E al centro ci sono state le storie delle vittime di mafia, raccontate attraverso le testimonianze di Giovanni Gabriele e Rosy Tallarita.
Il primo a intervenire è stato il papà del piccolo "Dodò", ucciso nel 2009 da alcuni colpi di pistola mentre stava giocando in un parco. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, il bimbo è rimasto in coma per 85 giorni prima che il suo cuore si fermasse.
Il papà di "Dodò"
"In quel momento le nostre vite si sono fermate e abbiamo pensato che fossero finite insieme alla sua - ha spiegato il papà - Abbiamo sperato nel miracolo, ma non c’è stato. Poi, però, abbiamo capito che c’era un modo per andare avanti, raccontando la storia di 'Dodò' e portando nelle scuole la nostra testimonianza. Oggi 'Dodò' rivive in voi e festeggiamo ogni anno il suo compleanno. Nostro figlio è tra quel 20% di vittime della mafia che ha avuto giustizia: chi l’ha ucciso è stato arrestato e condannato, anche se il vero ergastolo lo abbiamo avuto noi, io e la sua mamma, costretti ad una vita senza di lui".
"Cosa ha pensato mio nonno prima di morire"
È stato il turno poi di Tallarita, presidente di Vedo Sento Parlo, associazione in memoria del nonno Giuseppe Tallarita di cui ha voluto raccontare la storia.
"Penso spesso a quei sei minuti di nonno, prima di morire, a cosa ha pensato, cosa ha fatto. Per me è importante che la sua memoria resti viva, perché lui è uno di quelle vittime di cui, altrimenti ci si dimenticherebbe. Invece voglio che il suo ricordo riviva nelle coscienze, per me è una presenza che non voglio lasciar andare, mi ricorda, ci ricorda continuamente da che parte bisogna stare. Basta uno di voi che ricorda e io avrò vinto, lotta alle mafie è fata di emozioni, dire no alle mafie è una scelta consapevole e viene da cuore, non ha alternative. Anche per indignarsi serve coraggio, molto coraggio".
Presenti anche due licei milanesi
All’incontro sono stati invitati studenti e studentesse dei licei Volta e Carducci di Milano. Uno dei principali obiettivi della Città metropolitana di Milano è sensibilizzare i giovani: un lavoro che sta andando avanti da mesi in modo molto positivo.
Il presidente Marco Griguolo:
"Sono soddisfatto di come questo impegno portato avanti dalla Commissione speciale antimafia dia risultati concreti e favorisca nuove e importanti sinergie nella lotta alla criminalità organizzata. Come istituzioni abbiamo il dovere non solo di dire ‘no’ ogni qualvolta ci troviamo davanti a comportamenti e richieste illegali, ma anche a denunciare, davanti a minacce e tentativi corruttivi, e a sensibilizzare la cittadinanza. Il percorso avviato vuole essere uno dei tanti tentativi di gettare il seme della legalità nel vasto territorio della Città metropolitana di Milano, in sinergia con sindaci e sindache, ma anche associazioni antimafia. Bene, il confronto di oggi mi ha confermato che non sono semi al vento, ma che generano frutti importanti per la costruzione di una generazione di cittadine e cittadini più consapevoli, impegnati e reattivi contro ogni tentativo di infiltrazione".
La missione non si ferma. La Commissione continua nel suo lavoro e sta già pensando al prossimo appuntamento di ottobre incentrato sul mondo carcerario.