Cologno ospiterà l'esposizione Street Culture in villa Casati
Dalle 15 alle 19, un percorso visivo ad ingresso libero e gratuito, rivolto ai giovani e a quanti sono curiosi di avvicinarsi e conoscere l'ambiente
Da domenica fino al prossimo mercoledì, nella sala Crippa di villa Casati a Cologno Monzese, si ospiterà l'esposizione di Street Culture.
L'esposizione di Street Culture arriva a Cologno
Dalle 15 alle 19, un percorso visivo ad ingresso libero e gratuito, rivolto ai giovani e a quanti sono curiosi di avvicinarsi e conoscere questo ambiente.
Questa cultura nasce nelle strade più malfamate e buie dei quartieri "ghetto" di New York City degli anni '70 e ancora oggi scorre nelle periferie delle città di tutto il mondo arrivando a coinvolgere attraverso il Writing e l’Arte dello Spray gli abitanti del centro (e importanti galleristi) entusiasmati dai colori vivaci e i soggetti immediati ed efficaci. Una grande energia creativa, spesso ai limiti della legalità, e per questo relegata a zone trascurate, forte di un linguaggio diretto e irriverente, in grado di catturare in una frazione di secondo l’attenzione di un pubblico potenzialmente vastissimo: quello dei passanti in strada.
Il fenomeno della Street Culture è stato capace di evolvere in mezzo secolo di storia adattandosi a molteplici superfici ed epoche, passando dal mondo dell’arte alla moda (streetwear), attraverso grafica e design e in generale nella vita di tutti i giorni grazie a media, musica, danza, sport (come parkour, breakdance, skateboarding).
Rob Saetta (Street Artist e fondatore del Laboratorio creativo Fatto da Yo!) ha deciso di raccontarla con una delle sue Saettate, in occasione del suo quarantesimo compleanno, insieme alla compagna Laura Del Santo (Mediatrice Linguistica e Culturale), esponendo una collezione privata di opere, oggetti, libri rigorosamente autografati e magazine underground, frutto di anni di partecipazione attiva, osservazione appassionata e collaborazioni.
Esposizioni di stampe certificate e opere inedite
Oltre a presentare opere di autori di fama internazionale, tra cui serigrafie e stampe certificate di Obey, Oak Oak, Dan Kitchener, la coppia si rende portavoce di alcuni artisti locali e milanesi, di cui espone anche opere inedite.
Buona parte degli artisti esposti ha cercato e quindi trovato la via per convogliare la passione in un lavoro, senza però scendere a compromessi, perché fedeli ai codici Attitudine Rispetto Tecnica Emozione. Le brevi didascalie, lungi dall’essere descrizioni esaustive, aprono un dialogo con i visitatori e diventano occasione per condividere aneddoti personali agevolando una fruizione a vari livelli.
Le tecniche sono molteplici: spray, marker, vernici, stencil, colla, vinile, sticker, serigrafia, upcycle, fotografia e scultura. Mezzi espressivi e contaminazioni che nascono nella strada e nella strada continuano a vivere. L’idea è quella di convogliare a Cologno Monzese energie e persone da fuori, invertendo il tragitto a senso unico che ci porta quotidianamente a Milano “per fare le cose importanti”.
Un dibattito e un docufilm
In occasione dell’inaugurazione, 8 ottobre alle ore 16, si terrà un dibattito aperto con artisti e personaggi di riferimento della scena underground. Alle ore 16 e 45, verrà proiettato il docufilm "L'uomo che rubò Banksy", di Marco Prosepio, che sarà presente per l'occasione.
Si ringrazia il sindaco di Cologno Monzese insieme all’assessorato alla Cultura per il patrocinio concesso all’iniziativa e l'Associazione Another Scratch in the Wall da anni impegnata a valorizzare progetti nel mondo digitale e sul territorio milanese, che ha accettato di coordinare questa esperienza locale nonostante l’esiguo tempo a disposizione.