Piano del traffico

Cologno Monzese come Bologna: Zone 30, piste ciclabili e parcheggi a pagamento

Le proposte verranno illustrate in occasione di tre assemblee pubbliche. Per i tecnici è fondamentale introdurre le strisce blu

Cologno Monzese come Bologna: Zone 30, piste ciclabili e parcheggi a pagamento
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L’iter di approvazione del Piano generale del traffifo urbano di Cologno Monzese passerà anche attraverso la partecipazione. L’Amministrazione organizzerà tre incontri pubblici itineranti per illustrare ai colognesi le misure proposte nell’aggiornamento del Pgtu. Un documento tecnico, che ora andrà coniugato politicamente e a livello di scelte amministrative.

Piano del traffico partecipativo: tre incontri nei quartieri

Si partirà mercoledì 28 febbraio 2024, alle 20.30, nella sala comunale di via Trento 41, per poi trasferirsi in via Pascoli 29 (il 6 marzo, allo stesso orario) e in via della Repubblica 21, a San Maurizio al Lambro (il 13 marzo).

"Abbiamo deciso di concludere il percorso di adozione del piano partendo dal documento già redatto dal Pim - ha spiegato l’assessore Loredana Verzino - Un lavoro che sotto le Amministrazioni Rocchi è costato 35mila euro e non volevamo sprecare denaro pubblico ripartendo da zero. Anche perché come Amministrazione di fatto condividiamo le proposte avanzate dal centro studi".

Zone 30 per ridurre gli incidenti e maggior uso delle bici

Che ora andranno però messe in pratica.

"Gli obiettivi sono ridurre incidentalità e inquinamento, potenziando la mobilità ciclabile e pedonale, contrastando il traffico di attraversamento - ha proseguito Verzino - L’uso delle biciclette per gli spostamenti brevi e interni a Cologno va incentivata, creando isole ambientali con limite di velocità a 30 chilometri orari. Questi sono aspetti che devono accomunare tutti, a prescindere dalle posizioni politiche di ognuno, Perché le Amministrazioni precedenti non hanno portato a termine questo lavoro?".

Il Comitato Quartiere dei Cigni ci sarà

Il Comitato Quartiere dei Cigni ha già annunciato che mercoledì sarà presente in via Trento, "per valutare attentamente le eventuali proposte inserite nella bozza del nuovo Pgtu per la nostra zona, con il consueto spirito collaborativo e a salvaguardia della vita sociale e degli interessi dei cittadini del Quartiere Cigni-San Giuseppe dove viviamo. Con l’occasione segnaleremo eventuali altre criticità riscontrate dai cittadini del quartiere su questi e altri temi inerenti il Quartiere dei Cigni-San Giuseppe".

Ma andrà affrontato anche l'argomento parcheggi a pagamento

A Cologno è giunta l’ora di tornare a parlare di parcheggi a pagamento, soprattutto alla luce della difficoltà da parte degli automobilisti a trovare uno stallo libero soprattutto in alcune zone. In primis in centro, senza tralasciare le aree a ridosso delle tre fermate della metro. I redattori del Pgtu (i tecnici del Centro studi Pim) partono da una considerazione:

"Dei 18.771 parcheggi esistenti, il 90% è rappresentato da sosta libera, senza alcuna limitazione anche di tempo - hanno spiegato - Occorre razionalizzare la regolamentazione di spazi a disco orario e valutare la necessità di istituire quelli a pagamento in adiacenza alle attività commerciali, al fine di garantire un’adeguata rotazione e disponibilità per le soste di breve durata".

Ma è tutto il sistema che andrebbe rivisto, avviando parallelamente una campagna capillare di informazione "sulla localizzazione dei parcheggi esistenti e sull’offerta di posti disponibili", così da tagliare alla radice il "traffico parassitario" legato alle macchine in circolazione alla ricerca disperata di uno stallo.

Sul tema posteggi a pagamento, l’assessore Verzino ha parlato di work in progress.

"Gli strumenti che adotteremo saranno anche in base alle istanze che arriveranno dalle zone interessate - ha specificato - Abbiamo tanti pendolari che raggiungono Cologno in auto da Cernusco e da altre città limitrofe, parcheggiando nelle zone residenziali. Non è più tollerabile".

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