lutto

"Ciao Pessi". A Cernusco sul Naviglio i funerali del 29enne morto in un incidente in moto

Alessio Pessina aveva 29 anni. Le lacrime della madre, dei fratelli e della fidanzata. I toccanti messaggi degli amici

"Ciao Pessi". A Cernusco sul Naviglio i funerali del 29enne morto in un incidente in moto
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Si sono tenuti oggi, sabato 31 agosto 2024, a Cernusco sul Naviglio i funerali di Alessio Pessina, 29 anni, originario di Pozzo d'Adda. Ha perso la vita in un incidente stradale in moto avvenuto una settimana fa, sabato 24 agosto, lungo la Sp120 tra Cernusco e Cologno Monzese, all'altezza di Cascina Olmo.

Un incidente mentre lavorava

Il giovane viveva in città insieme alla sua fidanzata, era impiegato alla Ibm di Segrate ed era salito in sella alla sua Yamaha per dirigersi da un cliente cui doveva prestare assistenza. Poi lo scontro mortale.

La dinamica è ancora al vaglio degli agenti della Polizia Locale intervenuti che stanno cercando di ricostruirla. Non ci sono testimoni e la telecamera più vicina è comunque troppo lontana per essere utile.

I colleghi hanno lasciato un messaggio di cordoglio sottolineando come Alessio Pessina sia un'ennesima vittima di un incidente sul lavoro.

(I dettagli di tutto ciò nella Gazzetta della Martesana di sabato 24 agosto).

Palloncini bianchi

Alla funzione, che è stata celebrata alle 15 nella chiesa prepositurale di Santa Maria Assunta, hanno preso parte tanti amici e parenti che hanno cercato di confortare la fidanzata Elisa, i fratelli e la madre nel dolore di una gravissima perdita.

Avevano portato con sé dei palloncini bianchi e un cuore rosso dedicati all'amico. Al termine della cerimonia li hanno liberati nel cielo. "Ciao Pessi", hanno detto tutti insieme.

"Questo non è un addio"

Prima della cerimonia religiosa ha letto un pensiero un'amica, accostandosi al microfono sistemato vicino al feretro, sotto l'altare.

L'emozione ci sovrasta e rimaniamo paralizzati davanti a questo dolore: una mamma che non potrà mai tornare il figlio al proprio nido stravolge le leggi della natura. Siamo sempre troppo di fretta, sempre troppo stanchi e troppo impegnati. E la vita a volte è forse tropo crudele.

A volte forse basterebbe fermarsi un attimo e stare in silenzio e riflettere su ciò che abbiamo di più prezioso.

Un pensiero di cordoglio speciale alla mamma e ai fratelli che devono essere orgogliosi della persona che sei stato per tutti noi.

Un forte abbraccio a Elisa, la tua fidanzata, l'amore della tua vita, a cui lasci il cuore pieno di te e dei vostri incancellabili ricordi.

Ale continua a sognare insieme agli altri angeli, accanto al tuo adorato papà.

Questo non è un addio, è un arrivederci. Alessio non è morto e non lo sarà mai finché vivrà nel cuore di chi lo ha amato e lo ricorda.

"Volevamo che venissi al mare quel sabato"

Un altro amico ha ricordato i tanti momenti semplici e quotidiani trascorsi assieme.

Ho avuto la fortuna di vivere con te gli ultimi giorni. Che bel regalo mi hai fatto. Ci siamo visi tre sere quasi di fila. Si parlava del futuro, delle cose che avresti fatto e che desideravi fare.

Giovedì 22 agosto è stato l'ultimo giorno che ci siamo visti. Si voleva andare al mare sabato e si diceva che sarebbe stato bellissimo se fossi potuto venire pure tu.

Invece quel giorno era reperibile per il lavoro ed era stato chiamato da un cliente, per raggiungere il quale è rimasto vittima del fatale incidente.

Ricordo quando ci salutavamo sotto casa, attraverso il casco, pugno contro pugno e io che ti dicevo: "Mi raccomando, statte accuorto, vai piano" .

"Tenetevi stretta la vita"

Poi ha letto un post dell'amico, promettendo che diventerà un suo mantra e se lo ripeterà, sempre pensando a lui.

Tenetevi stretta la vita, non sprecatela. Fate quello che amate, che vi piace, che vi fa stare bene. State con chi amate, con chi vi piace, con chi vi fa stare bene. Vivete ogni giorno al massimo, non abbiate rimpianti.

Certe volte non ci si rende conto di quanto si è, o si è stati, fortunati.

"Alessio ha raggiunto con la sua moto il compimento della vita"

Il parroco, don Luciano Capra, ha avuto parole toccanti nell'omelia:

Un ragazzo giovane strappato alla vita da un incidente. Ancora di più la morte presenta il suo volto dure, difficile, inaccettabile. Non siamo fatti per morire, siamo fatti per vivere.

Però la morte è una realtà inevitabile.

Non abbiamo risposte scientifiche sul perché, ma di fede. Gesù dice che va a preparaci un posto e quando ci avrà preparato un posto tornerà a prenderci perché siamo anche noi dove è lui. E' una cosa che ci fa un po' paura. In realtà noi siamo fatti da Dio per quel posto, che è nostro conquistato da Gesù con la sua morte e resurrezione.

Da questo punto di vista la morte non distrugge l'immenso dono della vita, ma ne interrompe il cammino terreno.

Alessio ha già raggiunto l'oltre con la sua moto, dove c'è il compimento della vita.

Il doloroso addio

Al termine della cerimonia il feretro, portato a spalla con gli amici, è stato accompagnato da lacrime e saluti. Durante la funzione vi campeggiava sopra la bellissima foto di Alessio, con il panorama di Firenze alle spalle, che aveva scelto per il suo profilo social.

Poi vi hanno poggiato sopra una maglia del Milan, la sua squadra del cuore. Un amico ha intonato con l'accompagnamento della chitarra una delle canzoni che amava.

Poi i palloncini, un applauso, tante lacrime e l'ultimo addio.

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