"Ci sono i numeri per ridurre subito il costo della refezione scolastica"
A Brugherio il Comitato diritto mensa attende di poter incontrare l'Amministrazione comunale

A Brugherio la questione delle tariffe della mensa scolastica è da tempo al centro dell’attenzione delle famiglie (e della politica). Il Comitato diritto mensa, presieduto da Matteo Pasini, ha richiesto un incontro ufficiale con la Giunta comunale per discutere possibili soluzioni in vista della predisposizione del bilancio di fine anno, con l’obiettivo di ridurre l’impatto economico sulle famiglie.
Il tema dei costi della mensa resta d'attualità
In attesa di una data ufficiale, il Comitato ha già avuto un primo confronto con l’assessore al Bilancio Massimiliano Balconi, "che ha mostrato attenzione e disponibilità nei confronti delle istanze presentate - hanno sottolineato dal comitato - La partecipazione al dialogo rimane pienamente confermata".
I dati emersi (e confermati) in Consiglio comunale
Intanto l'attenzione resta puntata sui dati emersi in occasione dell'ultimo Consiglio comunale di fine luglio, durante il quale è emerso "che le spese sostenute dal Comune per la mensa scolastica nel 2025 ammontano a 335.300 euro, cioè circa 122.443 in meno rispetto al preventivo approvato a dicembre 2024 (470.869 euro) - hanno proseguito dal gruppo di genitori - Questa conferma rafforza quanto già anticipato dal Comitato ad aprile, basandosi su dati pubblici: le stime indipendenti indicavano un risparmio compreso tra 76mila e 118.600 euro, a seconda dei giorni effettivi di servizio".
E le previsioni del comitato, quindi, si sono rivelate "precise e attendibili". A ciò si aggiungono altri aspetti.
"Perché attendere il 2026 per ricalcolare le tariffe?"
"Il quadro si completa considerando il turnover scolastico: il passaggio degli studenti dalle elementari alle medie è un dato certo, così come l’ingresso dei nuovi iscritti - hanno aggiunto - Alla luce di numeri certi, turnover noto, risparmio effettivo e dati già previsti, la domanda appare chiara: perché attendere il 2026 per tariffe che potrebbero essere ricalcolate oggi?".
Insomma, chi ha tempo non aspetti tempo. Consapevoli della complessità nel definire un equilibrio sostenibile tra esigenze educative e vincoli di bilancio, "come genitori e cittadini riteniamo fondamentale contribuire attivamente al confronto, affinché le scelte future siano orientate alla tutela del diritto alla mensa scolastica e alla sostenibilità economica per le famiglie- hanno concluso - La mensa scolastica non è solo un servizio, ma un diritto che merita pianificazione precisa, trasparenza reale e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti".