Serranda abbassata

Chiude l'ultimo forno del pane attivo in città

L'esercizio fu aperto dal padre dell'attuale titolare negli anni '60

Chiude l'ultimo forno del pane attivo in città
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Un pezzo di storia che se ne va. Mercoledì 30 aprile 2025, infatti, chiuderà l’ultimo forno per il pane rimasto attivo a Trezzo. Si tratta di quello della Casa del pane, il negozio di via Torre di Walter Corti e Maura Fumagalli, un’attività che risale agli anni ’60.

L'ultimo forno di Trezzo

Ad aprire il negozio era stato il padre di Corti, che aveva la sua attività nella centralissima piazza Libertà, prima su un lato e poi sull’altro, prima del trasferimento nella vicina via Torre alla fine degli anni ’80.

Negli anni ’60 c’erano undici forni in città, ora è rimasto solo il mio. Il nostro è un lavoro che ormai è in via d’estinzione, nessuno vuole più lavorare di notte. E’ un peccato anche perché è un’attività che permette di vivere bene, anche se i sacrifici non mancano e capita di lavorare anche 10-11 ore al giorno. In più è un lavoro in cui serve la presenza di una compagna.

ha raccontato Corti

L’attività è molto impegnativa. Il lavoro inizia all’una e 30 e il venerdì, quando produce il "pane doppio" per il fine settimana, il lavoro cominicia addirittura alle 23.30.

Io sono in pensione da sette anni, lei da due: è arrivato il momento. Siamo un po’ spaventati, perché la nostra vita cambierà radicalmente, da tutta questa attività a nulla: i primi tempi sarà dura. I figli hanno preso altre strade e quindi l’attività non andrà avanti.

ha spiegato il panettiere

Maura Fumagalli è particolarmente dispiaciuta anche per il rapporto che verrà meno con i clienti.

Abbiamo un’affezionata clientela che viene da noi anche provenendo da altri paesi. Non c’è differenza tra la persona che viene a prendere il pane tutti i giorni, quella che viene una volta la settimana e magari il cliente che vediamo due volte all’anno, fanno tutti parte di una grande famiglia.

ha osservato.

Maura e Walter non hanno ancora deciso cosa faranno dopo aver chiuso l’attività.

Ho l’hobby della fisarmonica e del pianoforte. Mi piace suonare ma non sarà mai la stessa cosa e lo stesso impegno. Certo farò anche qualche giro in moto... Vedremo.

ha spiegato il 66enne

Anche la donna, 64enne, non ha ancora pensato a cosa si dedicherà dopo la chiusura dell’attività.

Non ho hobby. Tutta la mia vita è passata con questo lavoro a cui ho sacrificato molto. Non sarà facile passare da questo impegno a niente e potrei andare a fare del volontariato.

ha commentato Maura.

 

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