"Cessate il fuoco a Gaza": in cento a Pioltello all'appello per la pace

Un segno di pace, un appello che si unisce alle voci che provengono da tutta Italia, dall'Europa e dal mondo per chiedere di cessare le brutalità e la guerra in Palestina. Oggi, sabato 31 maggio, anche Pioltello ha lanciato il suo appello per chiedere il "Cessate il fuoco a Gaza".

Pioltello per la pace a Gaza

Un centinaio di persone questa mattina si è ritrovato sotto il Municipio di piazza dei Popoli per aderire all'invito lanciato dalla rete per la Pace cittadina. Un momento di commemorazione e di riflessione su un tema di strettissima attualità: il conflitto israelo-palestinese. All'iniziativa hanno aderito singoli cittadini, ma soprattutto tante associazioni, partiti e realtà del paese: oltre alla Rete, infatti, erano presenti anche le Acli di Limito, Anpi, Lista per Pioltello, Pd, Persone per Cosciotti, Auser, Rete Antimafia Martesana, Gruppo Scout Pioltello, Consiglio di quartiere Malaspina e San Felice, Aap, Emergency Martesana e Pro Loco città di Pioltello.

Il messaggio letto in piazza

Durante la manifestazione sono state lette anche tre poesie, simbolo delle sofferenze e degli orrori degli abitanti di Gaza e di tutte le zone colpite dalla guerra. Gli organizzatori dell'evento hanno poi letto un appello condiviso con tutte le realtà pioltellesi, un invito a far sentire la propria voce affinché si intervenga per fermare il massacro in Palestina che colpisce soprattutto i più deboli, i bambini.

Il 9 maggio, giorno dell’Europa, è stato lanciato un appello per rendere questa data l’ultimo giorno delle tragedie che si consumano a Gaza. Mentre l’opinione pubblica si mobilitava in tutta Europa e nel mondo, Israele approvava l’occupazione totale della Striscia, continuando una spirale di violenze che ha colpito soprattutto i bambini, vittime innocenti e bruciate vive sotto le bombe.
Da ogni parte del mondo si levano voci per fermare questa tragedia.

Senza Gaza, muore anche la nostra umanità. Siamo responsabili, noi italiani, europei, umani, perché chi compie la strage è nostro alleato. Possiamo e dobbiamo reagire: far sentire la nostra voce, unirci virtualmente e fisicamente, anche per pochi minuti, anche da chi è prigioniero della propria condizione, come i palestinesi di Gaza.

L’Europa nata dalla pace deve oggi scegliere: vuole essere quella del riarmo o quella che protegge le regole della giustizia internazionale e dei diritti umani? Senza un'azione chiara, che Europa stiamo costruendo? In questi giorni, Papa Leone IV ha invocato il cessate il fuoco e il rispetto del diritto umanitario. Il cardinal Zuppi ha rilanciato l’appello per corridoi umanitari, per l’ingresso
di aiuti senza restrizioni, e per la soluzione “due popoli, due Stati”. Anche Ursula von der Leyen, pur sostenendo un piano di riarmo europeo, ha definito “abominevole” quanto accade a Gaza.
Dobbiamo agire ora per chi è vivo e soffre.

Dopo il 9 maggio, oltre 1000 persone sono state uccise. Ogni giorno si aggiungono nuove vittime. Per questo, consegniamo questo appello alla sindaca Ivonne Cosciotti affinché lo inoltri alle istituzioni italiane ed europee, chiedendo una presa di posizione ferma verso i crimini commessi. Insieme, consegniamo la bandiera della Palestina: simbolo di solidarietà, protesta e
diritto all’esistenza di un popolo. Come diceva Vittorio Arrigoni da Gaza: “Restiamo umani.”

La consegna della bandiera

Quindi è stata consegnata una bandiera della Palestina alla sindaca Cosciotti che ha accettato di esporla per una settimana sulla terrazza principale del Municipio, la casa dei cittadini di Pioltello. Di fianco alla bandiera della pace e a un messaggio chiaro e perentorio: "Cessate il fuoco subito".