Sanità

Centro di diabetologia: sempre più un punto di riferimento per la Martesana

Un fiore all'occhiello per l'Asst Melegnano Martesana che permette di dare risposta a oltre 16mila pazienti sul territorio

Centro di diabetologia: sempre più un punto di riferimento per la Martesana
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Prevenzione, screening mirati, informazione e formazione, la telemedicina come scommessa di innovazione e qualità, e il Centro di Diabetologia di Asst Melegnano Martesana è sempre più un punto di riferimento nel contrasto ad una patologia in costante aumento.

Un punto di riferimento per i pazienti diabetici

Nel territorio di competenza dell’azienda sanitaria si stima la presenza di circa 37.000 pazienti diabetici, di cui  quasi la metà, circa 16mila, è seguita direttamente dalla nostra rete di centri e servizi, dato che testimonia non solo l’elevato standard qualitativo dell’assistenza offerta, ma anche la fiducia riposta nella nostra struttura da parte dei pazienti.

A caratterizzare il Centro Diabetologico di Asst Melegnano Martesana diretto da Renata Ghelardi, un approccio innovativo che vede nella multidisciplinarietà e nella personalizzazione il punto di forza di un servizio che, mettendo al centro il paziente, le sue caratteristiche e le sue esigenze, offre una presa in carico globale, determinante nella gestione delle complicanze e nell’offerta di interventi mirati e tempestivi resi possibili da una stretta collaborazione multidisciplinare con specialisti in oftalmologia, nefrologia, neurologia, ginecologia, chirurgia e cardiologia.

Un quadro ampio e complesso che trova nell’implementazione di un nuovo modello organizzativo, quello riguardante la telemedicina, non solo una diversa metodologia di assistenza, ma anche e soprattutto un impegno a farsi promotori di una medicina capace di anticipare il futuro.

Con i servizi di telemedicina entrati a far parte delle offerte del Centro Diabetologico si è in buona parte potuto rivoluzionare la gestione del diabete, ottimizzando l’accesso alle cure per i pazienti con difficoltà motorie, anziani, soggetti con patologie invalidanti e giovani lavoratori. In più, è stato istituito presso il nostro centro un canale preferenziale per i Medici di Medicina Generale (MMG), con disponibilità giornaliera per teleconsulti sincroni, migliorando la gestione ambulatoriale delle problematiche diabetologiche e riducendo l’accesso al Pronto Soccorso per emergenze metaboliche o visite diabetologiche urgenti inappropriate

ha spiegato la dottoressa Ghelardi.

Una “rivoluzione”, che offre tra le soluzioni adottate la possibilità di avere Televisite, con interazione diretta tra paziente e diabetologo/infermiere, Telemonitoraggi, con rilevazione dei dati glicemici tramite sensori appositi, Teleconsulto specialistico, per la gestione immediata delle complicanze.

Un’altra innovazione chiave è l’attivazione del Fast Track diabetologico, un servizio sempre operativo per garantire una gestione rapida delle emergenze metaboliche, riducendo drasticamente gli accessi impropri in ospedale. I MMG possono avviare un teleconsulto con il diabetologo ogni pomeriggio (15:00-17:00), ottenendo risposte in tempo reale per la risoluzione di problematiche urgenti.

A completare il panorama delle offerte del Centro Diabetologico, una serie di progetti innovativi mirati su prevenzione e informazione – Aree dedicate all’educazione e alla promozione dell’attività fisica, programmi di sostegno psicologico per pazienti diabetici in formato individuale e di gruppo (con il supporto della Associazione Pazienti ADES), prevenzione della retinopatia diabetica tramite retinografo, rete complessa per la prevenzione e la cura del piede diabetico – a pieno titolo inseriti in un piano che rappresenta un modello di eccellenza, in grado di coniugare innovazione tecnologica, gestione multidisciplinare e centralità del paziente. L’integrazione della telemedicina e il rafforzamento della collaborazione con il territorio e i medici di assistenza primaria hanno permesso di migliorare l’accessibilità alle cure, ottimizzare la gestione delle complicanze e ridurre l’ospedalizzazione, delineando un paradigma assistenziale efficiente e sostenibile.

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