Case comunali, il 65% degli inquilini è insolvente
L'Amministrazione di Cassano ha scelto la linea dura: "Devono pagare, o li sfratteremo".
Qualcuno si trova in un momento di difficoltà e non riesce a versare il dovuto, ma c'è anche chi da anni che non paga l'affitto degli alloggi comunali di Cassano d'Adda arrivando ad accumulare decine di migliaia di euro di debito. Ma ora l'Amministrazione ha dato loro un ultimatum.
Cassano d'Adda, troppi morosi nelle case comunali
Il debito totale ammonta a 376mila euro. Che l'Amministrazione di Cassano d'Adda è decisa a riavere. E chi non si metterà in regola verrà sfrattato. Non ci sarà più tolleranza per i "furbetti" che vivono nelle case comunali. Sono già inviate le lettere di sollecito per recuperare il dovuto: ogni posizione verrà vagliata con attenzione, ma se non ci saranno validi motivi per giustificare i ritardi nei versamenti né si concorderà un piano di rientro, gli inquilini dovranno lasciare gli alloggi.
L'assessore: "Stiamo verificando le dichiarazioni dei redditi"
"Non chiudiamo le porte a nessuno - ha commentato l’assessore ai Servizi sociali Andrea Savino - Da parte nostra c'è tutta la buona volontà di venire incontro a chi è realmente in difficoltà economica, ma le cose devono cambiare e quei soldi devono rientrare. Le case popolari servono per far fronte a un’emergenza transitoria, non devono diventare la soluzione definitiva. Stiamo verificando anche le dichiarazioni dei redditi, che servono per modulare l’affitto: in alcuni casi non vengono presentate da anni, e magari il residente non ha più diritto di restare nell’alloggio che gli era stato dato quando le sue condizioni economiche erano diverse".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 12 febbraio 2022.