Il progetto

Carugate città dei chioschi-ristorante: il Comune ne vuole aprire cinque

Si partirà con la riconversione dell'ex edicola di via Guido Rossa. Poi, a medio termine, ne dovrebbero arrivare altri quattro

Carugate città dei chioschi-ristorante: il Comune ne vuole aprire cinque
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Tornerà ad alzarsi la saracinesca di un’attività in via Guido Rossa, lì dove si trovava l’edicola (chiusa dal 2018) e definitivamente smantellata lo scorso autunno?

La nuova vita dell'ex edicola

È presto per dirlo. Di sicuro l’Amministrazione comunale di Carugate guidata dal sindaco Luca Maggioni ci spera, visto che ha intenzione di lanciare a breve una selezione per concedere in uso la porzione di suolo pubblico prima occupata dal manufatto.

Spazio alla ristorazione

Al posto di quest’ultimo potrebbe essere allestito un altro chiosco, che alla vendita di giornali e riviste aggiungerebbe la somministrazione di alimenti e bevande. Inizialmente la Giunta aveva optato solo per la ristorazione fredda, salvo poi allargare i confini inserendo anche l'ipotesi di quella calda, ossia la preparazione del cibo utilizzando fuochi e fornelli. Una decisione presa "a seguito di ulteriori approfondimenti e valutazioni, al fine di incrementare il ventaglio dell'offerta dei servizi alla collettività".

In totale (tra indoor e outdoor) si parla di 120 metri quadrati, di cui massimo 35 en plein air.

L'imminente bando

Tutto dipenderà da come andranno la ricerca di un eventuale operatore disponibile e il bando pubblico prossimo al varo, di cui la Giunta ha approvato le linee guida. L’obiettivo da parte del Municipio è multiplo: riqualificare l’area, fornire nuovi servizi ai residenti e ai lavoratori della zona e garantire un presidio che, con l’apertura, scongiuri le azioni di eventuali malintenzionati.

A carico del privato che potrebbe farsi avanti (che si troverà a fare i conti con una tela bianca, praticamente) ci saranno il versamento dell’occupazione di suolo pubblico, un canone annuo fisso (base d’asta al rialzo fissata a 2mila euro più Iva) e un 5% da riconoscere al Municipio sulla parte di fatturato eccedente i 50mila euro.

La futura convenzione

La durata della concessione sarà di 9 anni e, salvo deroghe in particolari occasioni che porteranno all’allungamento dell’orario, il chiosco potrà rimanere aperto dalle 6 alle 22. Sulle spalle dell’impresa ci saranno poi i costi vivi di allestimento della struttura, che dovrà essere prefabbricata, appoggiata al terreno e realizzata con materiali conformi a livello estetico a ciò che la circonda.

L'ubicazione degli altri chioschi-ristorante

In attesa di veder pubblicato il bando per via Guido Rossa e di capire se qualcuno si farà avanti, Villa Somaglia pensa già nell’ottica del medio-lungo periodo. Quello all’incrocio con via Bertarini, infatti, sarà solo il primo di una serie di chioschi che l’Amministrazione ha intenzione di attivare in altri punti strategici della città: il Parco del Grande pioppo nero di via Monte Rosa, il Parco dei Nuovi nati di via Garibaldi e il Parco Centro di via Cesare Battisti.

Senza tralasciare il Parco del cimitero, il cui cantiere finanziato dal Pnrr (2,5 milioni di euro le somme a disposizione) è già in corso e procede secondo il cronoprogramma concordato. Qui, tra via Garibaldi e via Fidelina, è prevista proprio la realizzazione di un punto ristoro. E chissà che Carugate, a quel punto, non si possa trasformare in città dei chioschi.

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