Protesta

Carenza di personale, riduzione dei posti letto e lunghe liste d'attesa: stato d'agitazione in Asst

Le sigle sindacali: "Serve un piano di rilancio per la nostra Azienda socio sanitaria"

Carenza di personale, riduzione dei posti letto e lunghe liste d'attesa: stato d'agitazione in Asst
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Dalla "sensibile riduzione negli ultimi 7 anni dei posti letto, passati da 750 a 500", alla "carenza di personale sanitario soprattutto tra medici e infermieri". Passando per "l'aumento vertiginoso dei tempi legati alle liste di attesa per visite specialistiche, che possono arrivare a tre anni di attesa".

Stato di agitazione in Asst

Queste alcune delle problematiche che hanno spinto diverse sigle sindacali ad avviare uno stato d'agitazione nell'ambito dell'Asst Melegnano Martesana. Le motivazioni della protesta sono state illustrate in occasione di una conferenza stampa tenutasi questa mattina, lunedì 23 dicembre 2024, a Vizzolo Predabissi, alla quale hanno partecipato le Rsu e i rappresentanti di Fp Cgil, Uil Fpl, Nursing Up e Usb.

I sindacati hanno parlato di "impoverimento continuo dei servizi territoriali, con distretti che hanno un volume di erogazione tra i più bassi dell'Ats. La carenza del personale sanitario si sostanzia in 99 infermieri e 62 Oss, dati facilmente verificabili confrontando l'attuale dotazione organica con quanto previsto dal piano triennale del fabbisogno del personale approvato".

Il tavolo in Prefettura

Il tavolo aperto in Prefettura, con l'incontro del 13 dicembre, non ha ottenuto il risultato sperato.

"Vogliamo un piano di rilancio della Asst, a difesa dei servizi resi alla cittadinanza prima ancora che a difesa del nostro lavoro - hanno evidenziato dalle sigle che hanno promosso lo stato d'agitazione - L'8 gennaio 2025, in coincidenza con il tavolo di minoranza rappresentato da Cisl, Fials e Nursind convocato dalla Direzione, organizzeremo un presidio".

Solo per quanto riguarda le unità infermieristiche, mancherebbero almeno 100 professionisti.

Carenza di personale

"L'Azienda aveva promesso l'assunzione di un numero significati di operatori socio sanitari, ma alla fine sono 31 assunzioni sono state effettivamente realizzate su 65 previste, dato che 29 delle 60 assunzioni dichiarate dalla Direzione servivano solamente a coprire il numero di interinali che sono stati lasciati a casa dall'1 dicembre 2024 - hanno sottolineato dalla Rsu - I professionisti sanitari sono sottoposti a un livello di stress da lavoro estremamente elevato con continui richiami in servizio, in particolar modo a carico del personale turnista, un welfare quasi inesistente e un numero elevato di turni di pronta disponibilità per il personale delle sale operatorie che supera i sette previsti dal contratto nazionale".

La contrazione degli investimenti

Sullo sfondo resta la contrazione degli investimenti da parte di Regione Lombardia, che "ha continuato con politiche di riduzione del budget per il personale (-4,6 milioni di euro) nel 2024 rispetto al 2023 - hanno proseguito i sindacati - Gli ultimi dati ci vedono fanalino di coda come numero di operatori sanitari per mille abitanti, nonostante la nostra Asst sia la più estesa territorialmente (con 53 comuni) e tra le prime per numero di abitanti (637.966). Una situazione che di fatto sta negando il diritto alle cure ai nostri cittadini".

Da qui la richiesta di un'inversione di rotta.

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