Capriate San Gervasio, la partita di calcio femminile finisce a botte, spintoni e insulti (e squalifiche)
Il giudice sportivo ha emesso pesanti squalifiche e inviato gli atti alla Procura federale

Botte, schiaffi, insulti e spintoni. Non è stato un finale di partita edificante quello di domenica a Capriate San Gervasio tra la squadra di casa e la Riozzese, valido per il Campionato Juniores regionale femminile.
Botte e insulti
Tutto è iniziato durante la partita quando una calciatrice del Capriate aveva riferito all’arbitro di essere stata insultata da una componente della panchina avversaria.
Al termine dell’incontro la ragazza si è quindi recata nell’area tecnica avversaria e qui è scoppiato il finimondo.
Prima si è acceso un diverbio con la calciatrice che contestava agli avversari di essere stata ripetutamente insultata durante la partita, poi il passaggio alle vie di fatto con la ragazza spinta contro una recinzione da una componente della squadra avversaria e poi colpita più volte con schiaffi e pugni al volto dall’assistente di parte.
Gesti che hanno suscitato la risposta della calciatrice che ha colpito a sua volta l’assistente, salvo poi diventare bersaglio di altri colpi sferrati da una giocatrice avversaria.
La punizione del giudice sportivo
Il comportamento è stato punito dal giudice sportivo che ha squalificato la calciatrice del Capriate fino al 30 aprile e la dirigente della Riozzese fino al 18 giugno.
Gli atti di gara e il ricorso del Capriate (ritenuto inammissibile perché tardivo e generico) sono stati inviati alla Procura federale per accertare la responsabilità degli atti di violenza da parte dei tesserati della Riozzese, che non sono stati identificati dall’arbitro.