Cappella gentilizia venduta "abusivamente" dal Comune di Vaprio d'Adda: fallisce la mediazione
Sarà il Consiglio di Stato a mettere la parola fine sull'incredibile vicenda che vede contrapposti il Comune di Vaprio d'Adda e alcuni cittadini. Con il primo, già condannato dal Tar, il Tribunale amministrativo regionale, per avere ceduto senza permesso un bene su cui i provati vantavano ancora dei diritti.
Il pasticcio della cappella al cimitero
Dopo la cessione della cappella gentilizia, però, a Vaprio si erano presentati gli eredi chiedendo che fine avessero fatto i loro cari tumulati nella struttura e presentando successivamente ricorso al Tar, contro la dichiarazione di decadenza della concessione cimiteriale.
Comune soccombente
Il Tar a marzo 2022 aveva accolto il ricorso presentato dagli eredi condannando l'Amministrazione risarcirli per 118mila euro, a fronte di una muova concessione che ne frutta 43mila euro. Potrebbe profilarsi dunque anche un danno erariale nella vicenda.
Il Comune aveva deciso di intervenire ritenendo la che la cappella fosse abbandonata e priva della manutenzione necessaria. Erano anche stati affissi degli avvisi, ma per il giudice non era stata dimostrata la questione della manutenzione con degli atti ufficiali.
Ricorso al Consiglio di Stato
L'Amministrazione ha così presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato, che però ha già negato una sospensiva al versamento della somma stabilita in primo grado. Ora è fallita anche l’ipotesi di conciliazione che aveva messo sul tavolo il Municipio, nel tentativo di bloccare il procedimento.
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