Caos tamponi: code lunghissime e test introvabile. Ecco cosa sta succedendo
Situazione di caos denunciata anche dal Pd regionale che chiede a Palazzo Lombardia di potenziare il servizio tamponi.
In Città metropolitana è caos tamponi e l'Adda Martesana non ne sono esenti. Trovare un test rapido è una chimera, le farmacie hanno saturato gli spazi per i tamponi e lunghe code si sono formate nei drive through predisposti da Regione Lombardia.
Caos tamponi in vista del Natale
La situazione è al collasso. Ci sono persone che per effettuare un test molecolare hanno dovuto percorrere decine e decine di chilometri, altri addirittura sono andati fuori Provincia nella speranza di avere l'esito. Ma come mai questo picco di richieste?
Da un lato la crescita dei casi ha fatto sì che sempre più persone entrino in contatto con positivi e dunque, onde evitare la quarantena preventiva, preferiscono sottoporsi al test per scongiurare il rischio positività. Specialmente chi intende trascorrere le vacanze in famiglia o con gli amici e prima di mettersi in viaggio vuole avere la sicurezza di un tampone negativo.
Adda Martesana satura
Le farmacie che sino alla scorsa settimana prevedevano la possibilità di prendere appuntamento per un tampone molecolare sono ormai al collasso. Non ci sono spazi prenotabili almeno sino a dopo le feste e laddove non è richiesta la prelazione la situazione è ancora peggiore. Lunghe code ai drive through, tanto che sembra di essere tornati indietro nel tempo al periodo del pieno della pandemia quando la caccia al tampone era quasi una chimera.
Una situazione che sembra interessare l'intere area metropolitana.
"A Milano regna il caos"
“La campagna vaccinale va avanti spedita e questo è un fatto positivo, ma a Milano per i tamponi è ormai il caos, altro che eccellenza lombarda! Non solo code di ore al freddo, ma adesso molte persone vengono addirittura respinte perché i punti tampone indicati dalla Regione sono già saturi con gli appuntamenti dei non vaccinati che necessitano di Green pass. Anche in farmacia le code sono lunghissime e chi deve rientrare dalla quarantena con tampone negativo non sa più come fare. Com’è possibile che dopo quasi due anni di pandemia siamo tornati a questa situazione di caos?”, denunciano Fabio Pizzul e Paola Bocci, capogruppo e consigliera regionali del Pd.
Ampliare l'offerta di tamponi
“Regione Lombardia deve ampliare l’offerta di tamponi e stabilire anche le priorità, perché chi si è vaccinato regolarmente non può trovarsi di fronte a mille difficoltà e in alcuni casi respinto, rispetto a chi ancora non lo è e ha prenotato slot liberi. A farne le spese, tra l’altro, spesso sono gli studenti con urgenza di dimostrare di essere negativi, quando in classe si verifica un caso di positività, per non portare il contagio anche in famiglia, e ora hanno grandissime difficoltà ad accedere ai punti tampone”, aggiungono i due esponenti dem.
“Insomma, adesso anche le sedi predisposte ad hoc per l'utenza scolastica, che, da disposizioni regionali, dovrebbero essere ad accesso libero, sono di difficile fruizione: succede pure che ragazzi e famiglie vengano respinti tout court o finiscano in coda se si presentano senza prenotazione, con il rischio di aspettare per nulla”, concludono Bocci e Pizzul.