Cannabis terapeutica, Lombardia dà il via a cure gratuite

Cecchetti e Corbetta (Lega): “Atto di civiltà nei confronti di migliaia di lombardi”.

Cannabis terapeutica, Lombardia dà il via a cure gratuite
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Le sue proprietà benefiche sono conosciute da millenni, tanto da inserirsi tra le 50 erbe fondamentali della medicina cinese. Si tratta della cannabis. Un tema delicato, in cui spesso e volentieri giocano una parte pregiudizi e falsi miti e in cui sembrano esserci più dubbi che certezze.

Cannabis terapeutica

La parte di interesse terapeutico sono le infiorescenze della pianta, ricche di principi attivi, tra cui il THC (delta-9- tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo), di cui si accertano effetti notevoli su pazienti affetti da malattie anche piuttosto gravi. Un commercio, quello della canapa, che molte volte finisce per sfociare nel mare sconfinato del mercato nero, che detiene da anni il monopolio delle sostanze e a cui molte volte i malati, in difficoltà per gli alti costi e la scarsa reperibilità dei farmaci, finiscono per rivolgersi.

Le cose stanno cambiando

Pare però che le cose stiano lentamente cambiando, sia in Italia che nel resto del mondo. All'inizio della settimana la Regione Lombardia ha dato ufficialmente il via libera alle cure a base di cannabis curativa sia in ospedale che a domicilio, rigorosamente a costo zero, mettendosi
così al passo dei paesi più civilizzati al mondo. Sull'argomento si sono espressi il vicecapogruppo della Lega alla Camera dei Deputati Fabrizio Cecchetti e il consigliere regionale del Carroccio Alessandro Corbetta. “Non si tratta come sostiene qualcuno – spiegano Cecchetti e Corbetta - di un’azione propedeutica alla legalizzazione delle droghe leggere, ma al contrario di un vero e proprio aiuto nei confronti di tante persone che soffrono. Stiamo parlando infatti  di medicinali usati per alleviare il dolore e migliorare la vita ai
cittadini affetti da gravi patologie come il cancro, l’AIDS, la sclerosi multipla, le lesioni al midollo, l'anoressia e gli spasmi muscolari. Questi farmaci sono inoltre molto meno invasivi rispetto agli oppiacei come la morfina, in uso da decenni nel nostro sistema sanitario. Un plauso quindi  al presidente Attilio Fontana e alla sua Giunta per questa scelta di civiltà che va nella direzione di aiutare migliaia di cittadini lombardi a vivere un po' meglio”.

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