L'emozione

Brugherio, salva la vita al marito donandogli un rene: la storia in un libro

Federika Brivio ha presentato "84 cm² di Noi" in occasione di un incontro promosso dall'Acu. Accanto a lei anche il coniuge Massimiliano Tarasconi e l'Aido

Brugherio, salva la vita al marito donandogli un rene: la storia in un libro
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La forza della vita e il coraggio della donazione hanno coinvolto emotivamente il pubblico nell’incontro di sabato 28 gennaio 2023 alla Clerici Academy organizzato dall'Accademia di cultura universale di Brugherio.

Un libro che racconta un gesto che cambia (e salva) la vita

L'occasione è stata la presentazione del nuovo romanzo "84 cm² di Noi" dell’attrice e scrittrice Federika Brivio, ospite del corso sul giornalismo tenuto da Claudio Pollastri. La figlia del brugherese Roberto Brivio, fondatore dei Gufi scomparso nel 2021, ha spiegato con commovente lucidità il motivo profondamente personale che l'ha spinta a raccontare una storia allo stesso tempo romantica e struggente dove due giovani (Luca e Ludovica, detta Ludo) si trovano ad affrontare il problema del trapianto di un organo. Il titolo si riferisce alla dimensione media di un rene.

Una storia profondamente personale

"Dietro una storia di fantasia c’è una storia vera, la mia", ha rivelato Federika, che non è riuscita a mascherare l’emozione di rivelare che si tratta della propria esperienza personale di donatrice di un rene al marito Massimiliano Tarasconi:

Questo libro vuole essere un messaggio diretto ai lettori di tutte le età, in particolare ai giovani per sensibilizzarli alla donazione di organi, a essere consapevoli che l’assenso a questo piccolo grande gesto cambia l’esistenza di tantissime persone. Non si deve necessariamente arrivare a compiere una scelta estrema e profondamente sofferta come la mia. Una decisione forte con momenti difficili che sono riuscita a superare grazie alla preghiera.

Queste le parole di Brivio, che ha presentato il libro alla presenza di Pollastri, della vice presidente dell'Aido Guerrina Frezzato (quest'anno l'associazione festeggia i suoi primi 50 anni di attività a Brugherio), del presidente dell'Acu Maurizio Fantini e dello stesso Tarasconi, avvocato di professione testimonial della campagna di sensibilizzazione sulla donazione e il trapianto degli organi:

Solo l’amore con la A maiuscola può portare a un gesto di grande altruismo come quello di mia moglie. Un atto che mi ha salvato la vita e che ci ha uniti in un legame spirituale e umano che durerà per sempre. E’ il motivo che mi spinge a intervenire con una partecipazione speciale a questi incontri che promuovono il libro ma servono soprattutto a sensibilizzare la gente ad avere il coraggio di un gesto di intensa generosità verso il prossimo.

Il fondamentale tema della donazione e il lavoro dell'Aido

L’incontro di sabato ha evidenziato il tema delle donazioni in Italia (11.500.000 nel 2022, con una forte differenza tra Nord e Sud), fornendo anche alcune curiosità (l’organo più trapiantato è il fegato) e importanti chiarimenti su procedure che hanno riservato sconvolgenti sorprese. Come l’assenso al trapianto al momento di richiedere la carta d’identità. "Pochissimi sanno che se anche si dà il proprio consenso sulla carta d’identità basta che un figlio o il coniuge si opponga perché il trapianto venga bloccato", ha spiegato Frezzato.

Entrando nello specifico di Brugherio, i consensi nel 2022 sono stati circa 4mila, di cui 1.700 iscrivendosi all’Aido, 2.200 all’Anagrafe e il rimanente compilando un modello all’Ats. Da qui il commento della vice presidente.

I risultati della nostra città sono incoraggianti, ma si deve continuare a sensibilizzare la gente verso un gesto che può salvare una vita destinata altrimenti a spegnersi. Spesso si tratta di una questione culturale perciò si deve portare il più possibile il messaggio nelle scuole. Ma non basta. Sarebbe molto utile che fosse ammessa, come avviene in molte città limitrofe, la presenza di un nostro rappresentante all’anagrafe per illustrare le iniziative Aido. L’informazione aiuta a capire e quindi a decidere per il meglio. E cosa c’è di meglio che salvare una vita?

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