La decisione

Bestemmie e mancato rispetto delle regole: il sacerdote chiude l'oratorio di Vaprio

La drastica misura è stata presa dopo il comportamento tenuto da un gruppo di ragazzini

Bestemmie e mancato rispetto delle regole: il sacerdote chiude l'oratorio di Vaprio
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Bestemmie, mancato rispetto delle regole e sporcizia. Il responsabile del centro parrocchiale di Vaprio d'Adda ha deciso di chiudere i battenti.

Oratorio chiuso fino a nuovo avviso

Un cartello che lascia poco spazio alle interpretazioni, quello apparso nei giorni scorsi nella bacheca fuori dall'ingresso del centro parrocchiale. "Fino a nuovo avviso l’oratorio rimarrà chiuso", c'è scritto.

A spingere il responsabile del centro parrocchiale don Marcello Fassi a prendere la drastica misura è stata una serie di comportamenti tenuti da un gruppo di ragazzi, in gran parte stranieri, non consona con la vita oratoriana:

"Vengono qui e bestemmiano, sputano, sporcano, non rispettano le regole e rispondono male. Io non posso fare sempre il cane da guardia e così ho deciso di chiudere".

La decisione del sacerdote

Responsabile della situazione che si è creata e che il sacerdote sta cercando di cambiare è un gruppo di ragazzi preadolescenti. Ora l’oratorio resterà chiuso almeno fino a mercoledì 25 ottobre 2023, quando è in programma un incontro a cui don Marcello ha invitato a partecipare tutti i genitori i cui figli frequentano il catechismo e l’oratorio in generale, i volontari del centro parrocchiale e i nonni. Ma non solo. Il sacerdote ha chiamato a raccolta, infatti, i genitori con bambini piccoli, adolescenti e grandi.

"A cosa serve questo incontro?  Per richiamare l’attenzione: è necessaria la presenza e lo sforzo di tutti se si desidera che l’oratorio sia un luogo di pacifica convivenza i bambini della comunità. Fate uno sforzo e per quel giorno cercate di essere presenti... Se non ci sei, poi non lamentarti".

Queste le parole di don Marcello, invitando all'incontro di mercoledì che potrebbe essere il giorno decisivo per la futura attività del centro parrocchiale.

"Vedremo se ci sarà qualcuno che mi darà una mano - ha aggiunto - L’ideale sarebbe avere un gruppo di adulti che presidi il centro giovanile. Purtroppo i volontari sono sempre meno, ormai siamo in quattro gatti. Vedrò se riaprire e come, se solo il sabato e la domenica o lasciarlo chiuso. Ma ribadisco che serve un impegno corale".

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 21 ottobre 2023.

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