Il caso

Bellinzago, via la coordinatrice del centro estivo perché è consigliere comunale

Per il sindaco Michele Avola, però, la questione è prettamente tecnica e non politica

Bellinzago, via la coordinatrice del centro estivo perché è consigliere comunale
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Marianna Barzaghi è stata eletta nelle elezioni del 14 e 15 maggio nelle fila della minoranza a Bellinzago. Il suo ruolo è stato ritenuto "Inopportuno" con quello di educatrice.

Via da Bellinzago, lavorerà a Liscate

Marianna Barzaghi non guiderà come previsto il centro estivo bellinzaghese di cui avrebbe dovuto essere la coordinatrice. La sua colpa? Essere stata eletta in Consiglio comunale. Barzaghi è infatti uno dei quattro eletti in Consiglio per il gruppo Insieme per Cambiare che nei prossimi cinque anni siederà nei banchi dell’opposizione.

La notizia che non sarei stata a Bellinzago mi è arrivata due giorni dopo la chiusura delle iscrizioni del centro estivo. Durante l’anno mi occupo di disabilità, ma in estate seguo i centri estivi per una cooperativa che ha un appalto dal Comune e dal 2016 sono in paese. Il Comune può chiedere alla cooperativa di spostare qualcuno, ma quello che vorrei conoscere è la motivazione e perché sarebbe “inopportuno” che io operi al centro estivo dal momento che sono anche consigliere comunale.

ha spiegato l’educatrice

Prima di candidarmi mi ero informata e avevo chiesto se ci fosse un’incompatibilità tra i ruoli. Mi era stato detto di no e infatti non ce ne sono. Inoltre sono stata spostata a Liscate, ma si dà il caso che io sia consigliere anche nell’Unione dei Comuni Adda Martesana che comprende anche Liscate. Ho sempre svolto al meglio il mio lavoro e mi chiedo quindi dove stia il problema, forse si tratta solo di una questione di visibilità. Sono molto dispiaciuta. Non avevo scelto Bellinzago per una questione di comodità, ma anche perché i ragazzi che frequentano il centro estivo li ho visti crescere.

ha aggiunto Barzaghi

"Il Comune ha solo segnalato la questione"

Sulla questione non poteva mancare l'intervento del sindaco Michele Avola.

Si tratta di una vicenda prettamente tecnica e il Comune non ha chiesto nulla alla cooperativa.  Gli uffici hanno rivelato la questione e hanno fatto la segnalazione alla cooperativa che poi ha deciso cosa fare. Del resto l’inopportunità era palese. Mi chiedo come avrebbe potuto porsi, se ci fossero state delle criticità con l’assessore di riferimento o con gli stessi genitori. Avrebbe agito come coordinatrice del centro o come consigliere comunale? E se ci fossero stati de problemi con il Comune? Avrebbe presentato delle interrogazioni in qualità di consigliere? Nel 2021 le non aveva questo ruolo e abbiamo lavorato benissimo. Hanno fatto un buon lavoro e lei è bravissima. Ma l’inopportunità era chiara. La politica però non c’entra nulla e sarebbe stata la stessa cosa se invece di essere una rappresentante dell’opposizione, fosse stata un componente della maggioranza.

ha spiegato il primo cittadino

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