25 Novembre

"Basta femminicidi": l'auditorium del Da Vinci di Cologno Monzese porta il nome di Sofia

La cerimonia alla presenza dei genitori della 20enne uccisa dall'ex fidanzato, delle istituzioni e delle Forze dell'ordine

"Basta femminicidi": l'auditorium del Da Vinci di Cologno Monzese porta il nome di Sofia
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Sul palco docenti, esperti, membri delle istituzioni locali e Forze dell'ordine. Tra il pubblico, invece, gli studenti, i cittadini del domani.

Il 25 Novembre a Cologno Monzese: scuola protagonista

Oggi, lunedì 25 novembre 2024, l'istituto superiore Da Vinci e il professionale Falck di Cologno Monzese sono stati i protagonisti di "Libere di vivere", una mattinata di riflessione sul tema e l'emergenza della violenza di genere. La giornata, iniziata con la proiezione del toccante e omonimo docufilm prodotto dalla Global Thinking Foundation, è proseguito con gli interventi dei relatori, moderati dal professore Enrico Saccà: il tenente dei Carabinieri colognesi Antonio Prete, il comandante della Polizia Locale Fabio Scupola, il vice questore del Commissariato di Polizia di Sesto San Giovanni Anna Bruno, il vicesindaco Loredana Manzi, la criminologa Cristina Brondoni e Alice Raspelli e Valentina Concia, del centro antiviolenza Venus e di Rete Artemisia, e Alessandra Orlando, in rappresentanza della Fondazione che ha voluto fare un focus sulla violenza economica.

A fare gli onori di casa la dirigente scolastica del Da Vinci Graziella Ercoli, la docente del Falck Anna Iris Maria Cocchi, il sindaco Stefano Zanelli e gli assessori Alessandro Del Corno (Istruzione) e Antonio Velluto (Servizi sociali).

L'intitolazione dell'auditorium a Sofia Castelli

La giornata si è conclusa con un momento toccante e simbolico: l'intitolazione dell'auditorium del plesso scolastico a Sofia Castelli, la 20enne uccisa nel luglio 2023 dall'ex fidanzato. Presenti anche i genitori e i familiari della giovane colognese, che con poche parole e calorosi abbracci, dopo aver svelato la targa, hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la dedica a Sofia. In primis gli studenti che, già l'anno scorso, avevano proposto questo gesto per non dimenticare e ricordare non solo la 20enne, ma anche tutte le vittime di femminicidio.

Le parole dei relatori

"Cari ragazzi, avete il mondo in mano - ha sottolineato l'ufficiale e comandante della Tenenza dell'Arma colognese - Avete tutto il potere affinché non ci si debba trovare a parlare di violenza e di vittime. Ve lo dico anche da padre e marito: dovete capire chi avete al vostro fianco. A farvi del male sono persone che dicono di amarvi e che dovrebbero proteggervi. Noi come Carabinieri siamo sempre a vostra disposizione: se aveste bisogno, non esitate a fermarci in strada, anche solo per chiedere un semplice consiglio. Perché anche piccoli consigli possono evitare di dover affrontare problemi immensi".

La sensibilità si sta facendo largo. E' emerso dalle parole del commissario capo di Polizia Anna Bruno, che ha sottolineato come le chiamate al numero anti-violenza 1522 siano aumentare nel giro di un anno del 50%.

"Siamo nella direzione giusta, bisogna smuovere le coscienze  - ha detto - Come si fa? Con l'educazione e l'informazione, che passa in primis attraverso le scuole. Assistiamo a un incremento delle richieste di aiuto, ma spesso queste non si concretizzano con denunce".

Anche la Polizia Locale è in campo. Scupola ha lanciato un appello: non farsi "spaventare" dalle divise, che anzi possono (se non devono) diventare utili e provvidenziali partner per affrontare i potenziali rischi di tutti i giorni. Gli agenti del Comando di largo Salvo D'Acquisto continuano tra l'altro a promuovere lezioni di autodifesa dedicate agli studenti, che passano anche dall'uso dello spray al peperoncino.

"Sia questo un luogo di cambiamento"

"Siamo qui a compimento di un percorso che abbiamo avviato un anno fa, con un convegno e la richiesta di quattro studenti di dedicare l'auditorium a Sofia - ha sottolineato Ercoli - C'è stato il via libera unanime del Consiglio d'istituto, poi i permessi di Città metropolitana, dell'Amministrazione comunale, dell'Ufficio scolastico e dalla Prefettura. Vogliamo che questo non sia solo un luogo di ricordo, ma anche di cambiamento. Che è già in atto. Anche noi docenti, sotto un certo punto di vista, indossiamo una 'divisa'. Non abbiate timore a confidarvi e ad affidarvi".

Violenza sulle donne Cologno Monzese
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