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Basiano, l'organo della chiesa parrocchiale torna a suonare dopo decenni di silenzio

Il concerto inaugurale è in programma domenica alle 17.30

Basiano, l'organo della chiesa parrocchiale torna a suonare dopo decenni di silenzio
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Grazie a un intervento di restauro parziale l'organo della chiesa di Basiano tornerà a far sentire le sue note. Concerto inaugurale in programma domenica 21 aprile 2024.

Ripristinato lo storico "Giovanni Marelli"

Tornerà a suonare dopo quarant’anni di silenzio lo storico organo della chiesa parrocchiale. Un evento che sarà sottolineato domenica 21 aprile 2024 alle 17.30 con un concerto inaugurale che avrà per protagonista, oltre all’antico organo "Giovanni Marelli", il maestro Ermanno Provitina, organista a Milano presso la Basilica di Santa Maria della Passione, la Basilica di San Pietro in Gessate e di San Gregorio Magno.

 

Il caso della chiesa di Basiano è abbastanza singolare dal momento che è una delle pochissime chiese in Italia, tre in tutto, che sia stata voluta e costruita dal Comune.  E’ stata realizzata nel 1863 ed era di proprietà comunale e in archivio ci sono ancora le delibere e i progetti. Ora però è di proprietà della Curia. Avevamo chiesto al parroco se fosse necessario un intervento di restauro all’organo e ci ha confermato questa necessità.

ha spiegato l’assessore alla Cultura Maria Tesoro

L’Amministrazione si è quindi messa all’opera per sistemare lo strumento, un "Giovanni Marelli" del 1890. Uno degli ultimi organi realizzati ancora con i sistemi antichi, successivamente abbandonati negli strumenti più recenti.

Non è stato eseguito un restauro totale ma una pulitura e una sistemazione generale delle canne e quella del mantice con la sostituzione del motore, ora più silenzioso. Un intervento che permetterà all’organo di suonare nuovamente dopo decenni e che ha segnato la vita dei basianesi meno giovani venendo suonato in occasioni come i matrimoni. Ora i basianesi più anziani potranno riascoltarlo, mentre per i più giovani sarà l’occasione per farlo per la prima volta.

hanno spiegato l’assessore Tesoro e il consigliere Daniele Ciocca che ha seguito la vicenda
Il restauro dell’antico strumento è costato poco meno di 8mila euro. Una cifra molto più contenuta di quella che avrebbe richiesto un intervento completo quantificata in circa 75mila euro.

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