La donna, residente a Cassano d’Adda, vuole aiutare i bimbi africani: “Dopo aver visto in che condizioni vivono, non potevo restare indifferente, così ho sfruttato le mie doti per aiutare”.
Realizza torte per sfamare i bimbi africani
Aiutare bambini in difficoltà utilizzando le proprie doti. E’ l’idea semplice quanto efficace messa in pratica da Patrizia Baronchelli, 66enne cassanese che ha visto con i suoi occhi in che condizioni vivono i piccoli africani.
La donna, in pensione dopo aver ricoperto l’incarico di direttrice di filiale del Credito bergamasco, è stata in Africa a febbraio e tornerà a dicembre.
Appassionata di trekking, aveva conosciuto Marco Leone, referente dell’associazione “Ho sete Odv” (Organizzazione di volontariato), realtà con la quale ha deciso di collaborare per poter sfamare i bimbi. Come? In un modo molto dolce: facendo delle torte.
Sono brava nel realizzarle. I miei dolci sono belli, ma soprattutto buoni. Finora i miei clienti sono stati degli amici, che mi hanno consegnato i contanti sapendo che a dicembre tornerò in Guinea Bissau. Qualcuno è stato particolarmente generoso donando duecento euro. Ma anche chi non mi conosce sarà tutelato perché potrà fare direttamente un bonifico all’Odv. Io in pratica ricambio le donazioni con un mio dolce
ha spiegato.
InPatticceria è il nome scelto per questa attività, facendo richiamo a Patrizia.
Il progetto Sos vita di “Ho sete” è costituito da box o contenitori con sacchi di riso e scatoloni di pesce in scatola (in base al costo anche con ciabatte, indumenti e blocchi di sapone).
L’appello agli imprenditori
Porteremo le scatole direttamente a destinazione con l’aiuto delle suore francescane della missione di Nyoma che ci ospita e coordina direttamente gli aiuti in Guinea, con le quali avevo già portato pane ai villaggi isolati e lontani 10-15 chilometri. Sarebbe bello coinvolgere gli imprenditori. Invece di sponsorizzare solo il calcio potrebbero fare qualcosa per questi bambini, che vivono insieme ai maiali in baracche senza pavimento e acqua. Le donazioni sono fiscalmente deducibili e si può chiedere la fattura
ha sottolineato la 66enne.
Baronchelli vorrebbe garantire un piatto di riso a tutti i bimbi.
Ho visto situazioni tremende quando sono andata a febbraio, non potevo restare indifferente così ho deciso di impegnarmi in prima persona e ora la mia casa profuma di dolci e solidarietà. Il motto dell’associazione è “insieme si può”, e io ci credo veramente. In tanti possiamo fare grandi cose.
Per le prenotazioni e le donazioni è possibile contattare la cassanese chiamando il numero 348-3192262.
Sono felice di utilizzare le mie capacità per donare tutto in beneficenza. L’associazione ha già costruito tre scuole, di cui stiamo sostenendo la crescita, e l’obiettivo è offrire la mensa ai 300 piccoli, garantire loro un piatto di riso per un anno, cosa fattibile con soli 15 euro. Donare fa la differenza
ha concluso.
La situazione in Guinea Bissau
La Guinea Bissau è tra i 10 paesi più poveri del mondo.
La sua economia, basata perlopiù su agricoltura e pesca, è molto fragile e le risorse (petrolio, bauxite e fosfati) non vengono sfruttate a causa della mancanza di infrastrutture e mezzi finanziari.
L’88% della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno. La mortalità infantile è intorno al 203 per mille, quella da parto è altissima, così come elevata è la diffusione di malattie contagiose come diarrea batterica e protozoica, epatite, febbre tifoide, malaria, febbre gialla e Hiv-Aids.
Solo il 62,4% dei bambini in età scolare frequenta la primaria e il tasso di abbandono prima della fine del quarto anno è superiore al 25%.
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