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Autovelox sulla Nuova Cassanese: altre tre multe annullate dal tribunale

Il giudice di pace annulla altre tre multe comminate dal dispositivo di Città Metropolitana

Autovelox sulla Nuova Cassanese: altre tre multe annullate dal tribunale
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Autovelox a Pioltello: il giudice di pace annulla altre tre multe comminate dal dispositivo di Città Metropolitana.

Autovelox sulla Nuova Cassanese: altre multe annullate

Altre tre multe annullate incentrate sull’autovelox installato da Città metropolitana lungo la Sp103 Nuova Cassanese, notificate a un automobilista agli inizi di agosto per aver superato (a detta dell’ex provincia) il limite di velocità nel tratto pioltellese dell’arteria in prossimità dell’interramento: 70 in direzione Milano, 90 nell’altro senso di marcia.

Peccato che il Giudice di pace in settimana l’abbia pensata diversamente, dando ragione al guidatore e ad Altvelox, che ha curato i ricorsi accolti.

Le motivazioni alla base della decisione

Due soprattutto le motivazioni alla base della decisione, le hanno evidenziate da Altvelox:

La nota assenza del certificato di omologazione, ma finalmente anche quella comprovata da foto e video che dimostrano come la segnaletica apposta non sia conforme al codice della strada. Ricordiamo che solo dieci giorni fa un diverso Giudice di pace sempre di Milano aveva accolto altri tre ricorsi da noi depositati per il medesimo autovelox, annullando le sanzioni emesse.

Il multato poco prima di arrivare all’altezza del punto sottoposto a controllo dalle telecamere aveva tra l’altro attivato il sistema automatico della velocità della propria macchina, percorrendo il tratto in questione a un’andatura media "sempre molto al di sotto del limite di 70 chilometri orari", hanno proseguito dall’associazione.

"Nella fotografia due i veicoli in movimento e targhe visibili"

Ma c’è di più. A finire sul tavolo del Giudice di pace è stata anche la fotografia che per Città metropolitana fungerebbe da "pistola fumante".

Si vedono due veicoli, quello del ricorrente e un altro, entrambi con le targhe visibili, hanno sottolineato da Artvelox.

Un aspetto che il Codice della strada e la Legge sulla privacy non permettono ovviamente, poiché non si potrà provare quale delle due auto avrebbe semmai commesso la presunta infrazione. Il verbalizzante che ha attestato di aver visionato la prova fotografica avrebbe dovuto scartarla e non notificarla.

Ma così non è stato.

La presenza di due oggetti in movimento rende assolutamente incerto il rilevamento elettronico, in quanto non è sicuro che l’apparecchio abbia la facoltà di escludere uno dei due veicoli in movimento mentre effettua la rilevazione della velocità. E non vogliamo infierire andando a discutere la violazione gravissima sulla riservatezza trasmettendo fotografie senza che le targhe siano state oscurate, questione che potrebbe finire in Tribunale.

Nuova eventuale parentesi a parte, l’automobilista ha scongiurato il rischio di dover pagare le sanzioni.

 

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