Autorità e associazioni alla commemorazione dei cinque Martiri della libertà
Si è tenuta ieri, domenica 27 marzo 2022, a Cassano D'Adda la tradizionale cerimonia per ricordare i partigiani uccisi dai nazisti durante la seconda Guerra mondiale.
Autorità politiche, quelle militari e le associazioni insieme per ricordare Luigi Restelli, Giovanni Fontana, Giuseppe Ruggeri, Luigi Lodola, Giovanni Ballarati, i cinque Martiri della libertà uccisi in città durante la seconda Guerra mondiale dai soldati nazisti. La tradizionale cerimonia è avvenuta ieri, domenica 27 marzo 2022, a Cassano D'Adda.
Deposta una corona di fiori al monumento dedicato ai cinque Martiri
La cerimonia è incominciata con un corteo guidato dalla banda e dal gonfalone della città che, al termine della Messa celebrata da don Simone Duchi nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Immacolata e San Zeno, ha attraversato le strade della città per arrivare al cippo commemorativo in via 5 Martiri.
Qui, dopo l'inno e l'alzabandiera, è stata deposta una corona di fiori per ricordare i tragici fatti della guerra.
Ricordati anche i fatti della guerra
Era il marzo 1945 quando i cinque partigiani furono fucilati davanti alla chiesetta di San Dionigi, a pochi passi dal monumento che oggi li ricorda. La vicenda è ancora oggi raccontata e tramandata agli alunni delle scuole della città: all'epoca, alcuni partigiani della Brigata Garibaldi di Gorgonzola organizzarono, insieme ai volontari cassanesi, una sommossa all'osteria del Furnasen, locale in cui spesso si ritrovavano i soldati tedeschi alla fine dei loro turni di guardia. Un'occasione troppo ghiotta per farsela scappare, anche perché i nazisti erano soliti lasciare i loro fucili in un angolo preciso della taverna. Tuttavia, durante l'attacco, una mitragliatrice si inceppò, mandando in fumo i piani dei partigiani, che speravano di rubare proprio le armi naziste; ne seguì un tafferuglio, nel quale un soldato tedesco e il combattente Luigi Restelli persero la vita.
La vicenda scatenò il panico in città, anche perché una legge di guerra dell'epoca prescriveva l'uccisione, per rappresaglia, di dieci italiani per ogni soldato nazista ucciso. Dopo alcune trattative, i tedeschi scesero a cinque, la metà, e tra quelli venne considerato anche Restelli. Gli altri quattro, tutti partigiani già condannati a morte, vennero prelavati dal carcere di Monza, trasportati a Cassano e fucilati insieme al corpo del giovane combattente.
Il sindaco Fabio Colombo: "Martiri perché scelsero di lottare per la libertà contro la dittatura fascista"
Queste le parole pronunciate dal sindaco Fabio Colombo al termine della cerimonia:
"Cassano è stata spesso scenario di battaglie cruente vissute in guerra - ha spiegato il borgomastro - Oggi noi siamo qui per ricordare cinque partigiani che hanno dato la loro vita per la libertà, lottando contro la dittatura che all'epoca opprimeva l'Italia. Per questo motivo sono conosciuti come Martiri: hanno fatto la scelta di essere antifascisti, di essere contrari a ogni tirannia. E questa decisione ha ispirato la nascita della nostra Repubblica".
cassano d'adda commemorazione 5 martiri per la libertà
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