Sicurezza stradale

Auto sfrecciano sul ponte dell’Adda: il Comune pensa agli autovelox

Anche la Provincia di Bergamo si è espressa positivamente sulla scelta di posizionare i rilevatori di velocità

Auto sfrecciano sul ponte dell’Adda: il Comune pensa agli autovelox

Nuova presa di posizione del Comune di Canonica d’Adda contro gli automobilisti che, soprattutto di notte, sfrecciano a folle velocità sul ponte sull’Adda che collega con Vaprio d’Adda. Per sconsigliare i guidatori dal piede pesante, l’Amministrazione sta valutando l’installazione di autovelox.

Auto oltre i limiti, Arcari vuole un autovelox

Un’emergenza che va avanti da tempo, come spiega il sindaco di Canonica Paolo Arcari.

Durante le ore notturne, sul ponte si vedono delle vetture sfrecciare come se stessero facendo una gara automobilistica.

Però qua non siamo in un circuito. L’Amministrazione comunale per fronteggiare il problema e garantire la sicurezza stradale ha deciso di installare un sistema fisso per il controllo della velocità, un autovelox. La strada a cui il primo cittadino fa riferimento è il tratto della Provinciale 525 che passa sopra il ponte sul fiume Adda fra Vaprio e Canonica e, quindi, è di competenza provinciale.

La Provincia di Bergamo – precisa Arcari – è d’accordo con noi. Per procedere nella direzione auspicata, è cioè con l’installazione di un autovelox che scoraggi gli automobilisti a schiacciare il piede sull’acceleratore della propria vettura, serve però il via libera della prefettura, solitamente un po’ restia a concedere questo tipo di servizio. Ma non ci fermeremo. Dimostreremo, con diversi elementi alla mano, che è assolutamente necessario sul ponte un sistema fisso per il controllo della velocità si si vuole evitare che, prima o poi, ci scappi il morto.

“E’ il paese che lo chiede”

Una soluzione, quella dell’installazione dell’autovelox, che ha trovato il consenso della maggior parte della cittadinanza. Sempre in termini di viabilità, si è riaperta la querelle fra Comune e Provincia per i sei passaggi pedonali rialzati che l’Amministrazione comunale (allora guidata dal primo cittadino Gianmaria Cerea), senza alcuna autorizzazione, aveva installato nel 2019 in via Brembate.

Funzionari provinciali – annuncia Arcari – ci hanno informato che i manufatti sono illegittimi e che devono essere rimossi.

La stessa illegittimità l’Amministrazione provinciale l’aveva fatta presente all’ex sindaco Cerea, che però non aveva mai dato seguito all’ordine di eliminarli. Per questo il Comune era stato sanzionato e l’Amministrazione aveva presentato ricorso prima al prefetto (che aveva dato ragione alla Provincia) e poi al Giudice di pace (che aveva ribaltato il tutto, dando ragione al Comune).

Vedremo il da farsi

conclude Arcari.