Asst Melegnano Martesana: "Non abbiamo in previsione alcuna chiusura"
Per Asst è positivo l'incontro con i rappresentanti dei lavoratori che hanno interrotto lo stato di agitazione: "Già nel 2024 129 nuovi assunti"
Personale aumentato, nessuna chiusura in programma, nuova tecnologia per far salire la qualità delle prestazioni. Asst Melegnano Martesana vede in positivo per il futuro dopo l'incontro che si è tenuto oggi mercoledì 8 gennaio 2025 con le organizzazioni sindacali del comparto che hanno dichiarato la temporanea sospensione dello stato di agitazione. Anche se invece altre sigle hanno invece inasprito i toni della protesta.
Aumentano i dipendenti
Come previsto dal tentativo di conciliazione esperito in sede prefettizia il 13 dicembre 2024, si è tenuto a Vizzolo Predabissi il tavolo tecnico con i rappresentanti dei lavoratori.
L’Asst ha confermato conferma di non aver provveduto alla chiusura o alla riduzione di servizi, né di averne in previsione alcuna. Così la Direzione in un comunicato:
Si evidenzia che il piano di sviluppo assunzionale avviato da questa Asst ha già conseguito nel 2024 risultati positivi che, con una inversione di tendenza rispetto al 2023, fa registrare 129 assunzioni complessive.
Piano che proseguirà anche per il 2025 con lo svolgimento e la conclusione delle prove concorsuali per l’assunzione di infermieri già entro il prossimo 10 febbraio.
Le ristrutturazioni realizzate nel corso del 2024 hanno consentito di ricollocare reparti e servizi in aree ad alta riqualificazione; nuove apparecchiature, sia ad alta che a media tecnologia, sono state installate e collaudate, e sono già in uso presso i diversi presidi ospedalieri e strutture aziendali.
Nuovi percorsi diagnostico-terapeutici
La Direzione di Asst inoltre ha spiegato che per valorizzare l’attività del personale e migliorare l’assistenza ai cittadini, sono stati avviati e sono in corso nuovi percorsi diagnostico terapeutici, anche in collaborazione con i medici di medicina generale, e realizzati percorsi di presa in carico di pazienti cronici, minori, fragili, e nell’area della salute mentale.
Inoltre, in ambito territoriale, nel 2025, con l’obiettivo di proseguire con il percorso di ampliamento di cura e offerta ai pazienti, sarà garantito e sviluppato il servizio svolto dagli Infermieri di Comunità anche con l’attività domiciliare e l’analisi dei bisogni, con particolare attenzione alle necessità delle persone, supportando famiglie e care-giver.
Ancora la Direzione nella nota:
Si conferma, inoltre la volontà di cercare percorsi e soluzioni condivise con tutte le organizzazioni sindacali e la RSU con l’obiettivo comune del consolidamento e della crescita dei servizi, nonché della valorizzazione del personale.
La protesta degli infermieri
Non tutti i rappresentanti dei lavoratori sono però d'accordo: Nursing Up, Uil, Cgil e Usb contestano alla Asst il fatto che gli investimenti sul personale sono in continua riduzione e il rapporto tra numero di operatori per abitanti continua a rimanere il più basso della Regione e hanno indetto per il 22 gennaio una nuova forma di protesta.