Ieri, sabato 13 dicembre 2025, si è tenuta la cerimonia di premiazione.
Premiati i giovani meritevoli e chi si è contraddistinto nell’impegno per la città
Oggi più che mai all’interno della nostra società c’è bisogno per le nuove generazioni dell’esempio, l’esempio di persone che all’interno della nostra comunità spendono il loro tempo e le loro energie per portare un piccolo contributo alla città di Carugate. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha premiato i giovani meritevoli (della scorsa terza media) e chi si è contraddistinto nell’impegno per la nostra città
hanno spiegato gli amministratori.
Unione Samaritana, Simona Santamaria, Maria Josè De Menezes Caparica, detta Zezinha, Angelo Corani, Lucilia Ferreira Da Cruz, Daniele Erba, Carla Daniela Niola, il sottotenente Clemente Alberti (alla memoria) e Rosa Beretta. Sono loro i nove, tra cittadini e associazioni, che quest’anno hanno ricevuto la civica benemerenza dall’Amministrazione comunale, per il loro impegno in svariati campi: dal volontariato al lavoro, passando per carugatesi entrati nella storia.
La cerimonia si è tenuta il 13 dicembr0 2025e, alle 16.30, nell’auditorium di via San Francesco, accompagnata dalla consegna degli assegni di studio agli studenti meritevoli di terza media.
La Giunta guidata dal sindaco Luca Maggioni, valutate le candidature arrivate in Municipio entro il 7 novembre, si è espressa, ufficializzando i benemeriti del 2025.
L’Unione Samaritana brilla per la sua opera all’interno della Casa dell’anziano San Camillo, “portando ascolto agli ospiti e collaborando alle varie attività – si legge nelle motivazioni – I 40 volontari danno sostegno concreto a tutti coloro che non sono autonomi, accompagnandoli anche durante le gite esterne”.
Passando ai singoli, Santamaria verrà premiata nelle vesti di fondatrice del Gruppo Kaos. Da un suo sogno di 35 anni fa, ha creato una realtà che “regala momenti di gioia alla cittadinanza coinvolgendo molte persone”.
Un impegno che la accomuna a Zezinha, artista professionista brasiliana che ha deciso da tempo di fare di Carugate la sua “casa”.
L’arte per lei è vita ed è riuscita a trasmettere questa passione a molte persone di tutte le età, lanciando messaggi di inclusività, contro la violenza sulle donne e aiutando diverse persone a rialzarsi dal loro percorso di dolore
hanno sottolineato dalla Giunta, senza tralasciare il contributo alla Quadriglia Brasiliana, coinvolgendo diverse associazioni cittadine.
Il nome di Corani, fondatore dell’omonima agenzia di pompe funebri, è stato scelto “in onore del suo eccezionale e storico impegno professionale al servizio della comunità di Carugate. Dal lontano 1958, anno in cui ha iniziato la sua attività, ha dedicato oltre cinquant’anni della sua vita a un mestiere che richiede non solo competenza tecnica, ma soprattutto una profonda sensibilità umana. Rappresenta un modello di imprenditore che pone l’etica del servizio al centro della sua professione”».
Tornando al volontariato, l’operato di Da Cruz “si distingue per la costante e instancabile attività come volontaria della Croce Bianca, non limitandosi all’intervento sanitario, ma estendendosi alla capacità di portare conforto e un sorriso a chi vive momenti di fragilità”. Socievole, aperta e genuinamente altruista, “è un faro per chi la circonda”, hanno evidenziato dall’Esecutivo.
Erba e Niola, soci dell’Avis, sono dei veri volontari da record, visto che hanno raggiunto rispettivamente i traguardi delle 416 e delle 266 donazioni di sangue. “Esempi di dedizione, altruismo e senso civico, hanno rafforzato la cultura della dedizione nel nostro territorio”, hanno ammesso ancora dalla Giunta.
Non meno importanti sono poi le figure di Alberti e Beretta, pur in campi diversi. Il primo, nato a Carugate il 23 novembre 1835, partecipò alla spedizione Garibaldina dei Mille. Fu ferito a una gamba durante la presa di Palermo, decorato con medaglia commemorativa dei Mille e della cittadinanza onoraria attribuitagli dalla città di Marsala l’11 maggio 1910. Nella seconda metà dell’800, durante un’epidemia di colera in Carugate, nel Lazzaretto creato nella Cascina Caldirera, si prestò in qualità di vivandiere per fornire viveri e generi di prima necessità a tutti i contagiati. Morì a Monza il 24 dicembre 1914. Il suo nome, oltre che sulla segnaletica dell’omonima via cittadina, è riportato su una lapide all’ingresso della Prefettura di Milano.
Classe 1929, Beretta, poco più che ventenne, ha iniziato la sua attività commerciale nel settore del commercio ambulante che prosegue anche oggi. “Ed è un vero e proprio incredibile esempio di longevità, tenacia e passione per il proprio mestiere, testimonianza tangibile di impegno quotidiano”.
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I benemeriti con il sindaco Luca Maggioni e il vicesindaco Marcella Sangalli
Gli studenti premiati