L'esclusione

Annullata l'esibizione a Segrate della P38-La Gang, la band emiliana che inneggia alle Brigate Rosse

Il gruppo avrebbe dovuto esibirsi al Mi Ami Festival venerdì 27 maggio, ma Rockit, l'organizzatore dell'evento, ha deciso di eliminarla dalla scaletta.

Annullata l'esibizione a Segrate della P38-La Gang, la band emiliana che inneggia alle Brigate Rosse
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Avrebbe dovuto partecipare al Mi Ami Festival di Segrate la P38-La Gang, la band che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé tutti i media nazionali, ma considerate le polemiche l'organizzazione dello spettacolo, come riportano i colleghi di PrimadituttoMilano.it, ha deciso di sospendere la sua esibizione.

Annullata l'esibizione a Segrate della P38-La Gang, la band emiliana che inneggia alle Brigate Rosse

Della band ne avevano già parlato i nostri colleghi di Prima Reggio Emilia, a seguito del forte scalpore suscitato dopo il concerto del Primo Maggio per la "Festa dell'Unità comunista", promossa dalle sezioni reggiane del P.Carc e del Partito Comunista.

La P38-La Gang si era presentata sul palco con testi inneggianti le Brigate Rosse e un abbigliamento fortemente somigliante, con tanto di bandiera con stella a cinque punte, giustificando così sui social: "Siamo qui per creare slanci. Se davvero fossimo componenti di un gruppo armato clandestino forse strillarlo nei pezzi e sui palchi non sarebbe la migliore strategia da adottare".

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Le denunce dalle parti offese

Ad ogni modo, le parti offese sono state molteplici. A far sentire la propria indignazione soprattutto i figli di vittime delle Brigate Rosse, da Lorenzo Biagi Bruno D'Alfonso a Maria Fida, figlia di Aldo Moro, che di fronte a frasi come "zitto zitto, pagami il riscatto, zitto zitto, sei su una R4" (automobile nella quale è stato ritrovato il cadavere di Moro), ha scritto alla Gazzetta di Reggio che avrebbe sporto denuncia per istigazione al terrorismo.

L'esclusione

Prima che tutte le pagine venissero oscurate, la P38-La Gang ha provato a difendersi, affermando che i pre-adolescenti di oggi ascoltano abitualmente brani che inneggiano a reati "ben più gravi", come ad esempio lo stupro.

Ma è servito a ben poco, in quanto a causa di questi avvenimenti, il Mi Ami Festival ha deciso di escludere dall'evento la band, che continua ad essere sottoposta ad indagini.

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