Ancora feci sul monumento a Sergio Ramelli, interviene Meloni: "Oltraggio indegno"
Senza pace l'installazione di Sesto San Giovanni. Intanto i Carc replicano alle accuse dell'assessore di FdI: "Chi semina odio raccoglie escrementi"

Il monumento dedicato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi di Sesto San Giovanni è stato nuovamente imbrattato con degli escrementi. Dopo il primo atto vandalico scoperto lunedì 5 maggio 2025, lo stesso è accaduto la scorsa notte. Anche in questo caso, la mano (ignota) ha lasciato un bigliettino di "rivendicazione": "Questa lapide è un'offesa alla città".
Ancora imbrattato con delle feci il monumento dedicato a Ramelli
"Sulla targa sono state buttate altre feci e nei pali dello slargo sono stati affissi alcuni adesivi riferiti al Fascismo - ha commentato il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera- E’ diventato oramai un accanimento vergognoso dei compagni che, ancora oggi, non si sono fatti una ragione del fatto che Sesto San Giovanni, ormai da diversi anni, non è più la Stalingrado d’Italia. Ora bisogna prendere provvedimenti immediati, onde evitare altri spiacevoli e tristi episodi. Occorre un presidio fisso h24 delle Forze dell’ordine, in collaborazione con la Polizia Locale, in attesa di installare le telecamere che riprendano quello slargo".
Interviene anche Giorgia Meloni: "Indegno"
A intervenire sull'escalation anche la premier Giorgia Meloni, che su X ha parlato di "oltraggio indegno".


La replica dei Carc alle accuse dell'assessore di FdI
Intanto il partito dei Carc è intervenuto dopo che l'assessore Antonio Lamiranda, sui social, aveva additato del gesto (almeno dei primo) una militante.
"Lamiranda accusa dal suo profilo Facebook, senza avere prove, i comunisti di essere gli autori del gesto - hanno sottolineato i Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo dal proprio sito Internet, in un comunicato dal titolo 'Chi semina odio raccoglie escrementi' - Evidentemente all’Amministrazione tutta tremano le gambe per fare queste illazioni e accuse pericolose, evidentemente sono più deboli di quanto non cerchino di mostrare, e le azioni che gli antifascisti, i compagni e sinceri democratici fanno in città hanno più peso di quanto pensiamo. Oltre ad aver lanciato accuse senza prove, ed essendo un avvocato dovrebbe conoscerne le conseguenze, Lamiranda istiga all’odio e crea un clima di violenza tacendo (quindi condividendo) sui commenti violenti e intimidatori apparsi sotto al suo post. Questo è quello che evidentemente l’Amministrazione sestese si adopera a fare in città. E siamo chiari: riteniamo Lamiranda responsabile di qualunque conseguenza al clima che ha creato".
Il vero fascismo è in questi gesti.... che tristezza...
Trovateli e fateglieli mangiare.