Diritti umani

Anche Segrate si schiera dalla parte di Mahsa Amini

Il sostegno alle donne iraniane arriva forte e unanime dalle donne della Giunta e del Consiglio comunale di Segrate.

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Hadis Najafi si è fatta la coda ai capelli prima di protestare in piazza contro l'uccisione di Mahsa Amini, la 22enne "colpevole" di non avere indossato il velo correttamente. Anche lei poco più tardi sarebbe stata giustiziata dalla polizia.

Il suo semplice gesto, però, è diventato non solo il simbolo di un desiderio di riscatto e libertà, ma è anche il protagonista di un video virale riproposto dalle donne di tutto il mondo il mondo per manifestare la propria vicinanza alle giovani iraniane, che da giorni continuano a protestare contro quanto accaduto alle loro connazionali.

A Segrate anche le donne della Giunta e del Consiglio comunale si schierano dalla parte di Mahsa Amini

A Segrate, le donne della Giunta e del Consiglio comunale hanno deciso di imitare il gesto virale e, rigorosamente di spalle, sono diventate le protagoniste di un video in cui anche loro come le giovani iraniane si fanno la coda ai capelli.

Quello che è accaduto e sta accadendo in Iran è gravissimo. La repressione feroce e mortale alle proteste è inammissibile e va denunciata con ogni mezzo. Il sostegno alle donne iraniane arriva forte e unanime dalle donne della Giunta e del Consiglio comunale di Segrate. La città sta dalla parte delle donne iraniane. Segrate sta dalla parte della libertà.

Si legge nel post condiviso ieri sui profili social della città.

L'idea è venuta di concerto a tutta la parte femminile della Giunta, tra giovedì e venerdì scorso - ha raccontato Barbara Bianco, assessore alle Pari Opportunità - Abbiamo deciso molto in fretta, allargando la proposta al Consiglio e coinvolgendo anche la minoranza. Tutti hanno accettato di buon grado. Quello che possiamo fare noi è dimostrare la vicinanza e la solidarietà. L'essere di spalle è dovuto anche al fatto che il volto della persona non è importante, quello che che conta è il gesto che accomuna tutte le donne del Consiglio.

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