Anche la Martesana piange la scomparsa di Bruno Pizzul
Il figlio, Fabio, ex consigliere regionale lombardo, abita a Carugate. Il nipote, Dario, è consigliere comunale in quota Pd

Una voce iconica, un uomo in grado di attraversare le epoche raccontando il calcio e diventando un simbolo delle telecronache pulite, mai gridate e indimenticabili. Si è spento a 86 anni il giornalista sportivo e telecronista Bruno Pizzul.
Addio a Bruno Pizzul
Una voce iconica che ha raccontato i momenti belli e quelli brutti dello sport con la stessa passione e trasporto, raggiungendo le case di milioni di italiani e diventando un compagno di serate e notti speciali. Come quelle dei Mondiali d'Italia '90, dove ha raccontato alla perfezione sia i momenti di esaltazione che quelli di disperazione come le sconfitte più dure da digerire. Una su tutte il rigore sbagliato quattro anni dopo a Pasadena nei Mondiali americani. Sedici anni di telecronache della Nazionale, dal 1986 sino al 2002 con l'ultimo incontro tra Italia e Slovenia.
Il suo legame con la Martesana
Un doloro profondo per tanti italiani, ma ancor di più per i suoi familiari e per chi gli è stato sempre vicino. Tra Bruno Pizzul e la Martesana c'era un legame "di sangue" visto che il figlio, Fabio Pizzul, ha scelto Carugate e la provincia di Milano per la sua carriera giornalistica e per quella politica che lo ha portato a rivestire il ruolo di consigliere regionale lombardo in quota Partito democratico. Ha seguito le orme del padre nel mondo del giornalismo e ha trasmesso al figlio, Dario Pizzul, nipote di Bruno, la passione per la politica. Il giovane, infatti, attualmente è consigliere comunale proprio a Carugate.
Bruno si è spento all'ospedale di Gorizia. L'8 marzo, sabato, avrebbe compiuto 87 anni.