Ampliamento discarica di Inzago, il Consiglio di Stato dice "no"
La società che gestisce l'impianto si opponeva ai limiti imposti dalla Regione che impediscono un incremento dell'attività
Niente ampliamento della discarica di Inzago. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro la sentenza di primo grado del Tribunale amministrativo regionale presentato da Systema ambiente che gestisce l'impianto di via Cascina Redenta.
L'ipotesi di ampliamento
Già nel dicembre 2017 la società Systema ambiente aveva presentato a Città metropolitana un progetto di variante finalizzato all’ampliamento del lotto C che prevedeva un aumento della volumetria di rifiuti allocabili all’interno del perimetro già autorizzato dell’impianto, senza consumo di ulteriore suolo.
Progetto respinto nel 2018 in quanto venne rilevato, in sede procedimentale, che sulla base dei dati volumetrici relativi alle discariche presenti sul territorio il valore soglia del fattore di pressione introdotto in sede regionale è già ampiamente superato.
Il Tar bocciò nel 2020 il ricorso dell’azienda, occasione nella quale il Comune decise di non costituirsi in giudizio (stessa decisione presa anche in occasione del secondo grado).
Proprio contro tale sentenza la società ha presentato ricorso in Appello.
Regione Lombardia invece, chiamata direttamente in causa, ha preso posizione resistendo in giudizio, così come Città metropolitana, enti ai quali i giudici del Consiglio di Stato ora hanno dato ragione.
L'articolo completo si può leggere nella Gazzetta dell'Adda in edicola e in versione online per Pc, smartphone e tablet a partire da sabato 9 novembre 2024