Una mostra che rimarrà allestita da giovedì 2 a domenica 5 ottobre. E’ l’ultimo appuntamento del ciclo di eventi organizzati dagli Amici di Santa Chiara per i 125 anni di presenza delle suore Clarisse Cappuccine a Capriate.
Una mostra su San Carlo Acutis
L’evento che chiuderà l’iniziativa, realizzata con il contributo dell’Amministrazione Provinciale di Bergamo, dalla Banca di Credito Cooperativo di Carate e Treviglio e dalla Città di Capriate San Gervasio, è una Mostra biografica sulla figura di Carlo Acutis, recentemente elevato agli altari da Papa Leone XIV.
La sua esistenza è un luminoso esempio per i giovani di oggi e il messaggio che trasmette alle nuove generazioni è quanto mai importante e attuale. È stato infatti proposto anche come “patrono di internet e dei cybernauti” per la sua capacità di usare internet per fini idonei, consapevole però della pericolosità di un suo uso inappropriato.
È infine di estremo interesse la sua amicizia con tutti, in modo particolare con le persone delle altre religioni, secondo lo spirito di Assisi, nel dialogo con tutti.
La mostra, composta da 22 pannelli formato 90×180 cm, è stata realizzata da Fondazione Oasi App con la collaborazione di Antonia Salzano, madre di Carlo, e nasce con l’obiettivo di approfondire la figura del primo santo della generazione millennial. Attraverso testi, audio e video (a cui si accede inquadrando i QR Code presenti nei pannelli) i visitatori potranno approfondire la biografia del giovane Carlo e gli aspetti più caratteristici della sua testimonianza di fede tra cui la dedizione per i poveri, le periferie esistenziali e l’amore provato verso la sua famiglia e i suoi amici.
La mostra sarà allestita dal 2 al 5 ottobre 2025, presso il piccolo Chiostro del Monastero San Giuseppe (accesso da Via Pradella) in occasione della Festa di San Francesco.
Saranno presenti alcune guide che potranno aiutare i visitatori a comprendere il percorso e i contenuti della mostra.
L’ingresso è gratuito ed è possibile prenotare un orario per la visita di gruppo.
I tre eventi precedenti, tra cui uno spettacolo e un convegno, hanno superato di poco il numero di 500 partecipanti, dimostrando quanto la storia delle claustrali sia radicata nel territorio e nella storia della popolazione locale.