Compie 222 anni e li porta benissimo La Festa dal Paes, ma può ancora migliorare e diventare più attrattiva anche per i giovani.
Un nuovo kit simbolo d’identità
Il 22enne graphic designer Manuele Fazio, inzaghese doc, a novembre si laureerà con una tesi sulla patronale di Inzago.
Mi piace disegnare fin da piccolo, dare vita a ciò che mi passa per la testa. Inizialmente volevo frequentare il Liceo artistico, ma poi mi sono appassionato anche del digitale, così mi sono diplomato in Grafica e comunicazione a Treviglio e ora sto ultimando il mio percorso di studi alla Naba, Nuova accademia di Belle arti, a Milano
ha spiegato.
Come si legge nell’elaborato che sta preparando, “le sagre rappresentano momenti in cui il tempo quotidiano si interrompe e la comunità si riunisce, riaffermando la propria identità attraverso rituali, cibo, musica e socialità”. Ed è con questo spirito che il giovane si è messo al lavoro per creare il logo ufficiale della fiera e le magliette.
Un rinnovamento della manifestazione, quindi, per “svecchiarla” e darle un nuovo volto. La prima parte della tesina illustra il concetto di festa paesana e analizza quelle di diverse località da un punto di vista estetico, attraverso le locandine. La seconda si focalizza proprio sulla sagra, partendo dalla sua storia per poi guardare al futuro.
La festa del paese per me, e per molti residenti, è appartenenza: sono inzaghese e sono fiero di esserlo. Il logo (con i colori di Inzago bianco e rosso) nasce dalla volontà di rappresentare con un solo simbolo l’identità storica, culturale ed emotiva della sagra. Al centro della composizione si trova una mucca stilizzata, legata alla tradizione contadina del territorio e della festa, che affonda le sue origini nella transumanza e nel commercio del bestiame. Inoltre, la mucca è composta da due uomini che si sorreggono l’un l’altro, un dettaglio visivo che trasmette con forza il vero cuore della sagra: l’incontro, il sostegno reciproco, lo stare insieme. La Festa dal Paes è sempre stata un momento in cui le persone mettono da parte la fatica quotidiana per ritrovarsi, divertirsi e celebrare la vita di comunità, spesso condividendo buon cibo e vino in un clima di allegria spontanea
ha sottolineato Fazio.
Il pensiero successivo è stato di realizzare il progetto. I simboli sulle “divise” saranno per tutti 5 stelle (che richiamano i gettoni delle giostre della sagra), il numero 222 (edizione di quest’anno) e i camparini per richiamare i brindisi con l’iconico bitter.
Nella tesina sono illustrati altri gadget, che potrebbero essere realizzati il prossimo anno.
Ci sono parecchi nuovi residenti che non sanno di farne parte rispetto alle vie in cui vivono. Diventerebbe un modo per accoglierli e farli sentire uniti riconoscendosi nel proprio team. L’unicità della nostra festa è la capacità di creare appartenenza. Mi piacere sapere cosa ne pensano gli altri, se ciò che ho creato piace: chi vuole può scrivermi la sua opinione all’indirizzo manuelefazio6@gmail.com
ha aggiunto.
Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 4 ottobre 2025.
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