Agonia finita: prosciugati i laghetti malconci (e addio animali)
A Cologno Monzese il Comune ha chiamato una società di spurghi che ha rimosso la poca acqua rimasta e lo spesso strato di fanghiglia.
Agonia finita: prosciugati i laghetti malconci (e addio animali). A Cologno Monzese il Comune ha chiamato una società di spurghi che ha rimosso la poca acqua rimasta e lo spesso strato di fanghiglia.
L'ultimo atto per i poveri e malridotti laghetti artificiali
In passato, lungo le sponde dei due specchi artificiali arrivavano anche le scolaresche in gita, per ammirare le ninfee che crescevano sul filo dell'acqua. Ora sono rimasti solo dei tristi invasi vuoti. Una lunga e lenta agonia quella dei due laghetti artificiali in fondo a viale Campania, ai confini con Brugherio, a cui l’Amministrazione comunale ha deciso nei giorni scorsi di porre fine. Il tutto per evitare che le pessime condizioni in cui si trovavano facessero insorgere dei problemi di tipo igienico-sanitario. Villa Casati ha disposto il prosciugamento totale, lo spurgo e la disinfezione di quello che rimaneva dei bacini all’angolo con via Giordano, ridotti da tempo ormai in una pozza d’acqua stagnante e fanghiglia. L’impianto d’alimentazione era fuori uso da tempo, dopo la rottura e la mancata sostituzione del pezzo di ricambio. La siccità e le scarse piogge hanno concorso a peggiorare la situazione.
La parola "fine" sancita dal Comune
Ora è arrivata la scelta del Municipio di far intervenire una ditta di spurghi. La mezza giornata di lavoro inizialmente ipotizzata dagli uffici per svuotare e rimuovere dagli invasi lo spesso sedimento di fango verdastro non è bastata. Da qui la necessità di aggiungere altri quattro giorni e mezzo di lavoro, per un totale di 4.400 euro di investimento.
Il progetto di riqualificazione rimasto sulla carta
Prima che l'Amministrazione comunale venisse sciolta, a seguito della crisi della maggioranza di centrodestra, si stava iniziando a parlare di un possibile progetto di riqualificazione. Ora è stata pronunciata la parola "fine". La parabola discendente dei due laghetti era iniziata ancora prima dei guasti: precisamente con l'introduzione di tartarughe (abbandonate da privati cittadini) e anche di pesci, che senza la mano dell'uomo non sarebbero mai finiti in specchi d'acqua alimentati artificialmente. L'arrivo delle nutrie aveva poi concorso a peggiorare la situazione e a rendere ancora più instabile l'equilibrio ambientale del luogo.