Adolescenti maleducati, il parroco: "Ci vorrebbero due ceffoni"
Uno il sacerdote lo darebbe a se stesso per non perdere la voglia di educare, ma l'altro andrebbe ai giovani che vengono troppo spesso giustificati per tutto.
Il parroco di Trezzano Rosa è intervenuto sulla maleducazione di alcuni adolescenti lanciando una provocazione per far riflettere tutti sull'educazione dei giovani: "Ci vorrebbero due ceffoni", ha scritto sul notiziario parrocchiale, stanco di atteggiamenti arroganti e da bulletti.
Trezzano Rosa, la provocazione di don Alessandro sui ragazzi maleducati: "Due ceffoni"
La situazione in oratorio non è certo idilliaca da tempo: alcuni ragazzi esagerano sputando, bestemmiando e persino intimidendo gli altri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'atteggiamento arrogante con i volontari in servizio al bar. Così don Alessandro Giannattasio si è sfogato sul giornalino parrocchiale.
"Ci si sbatte per offrire incontri di catechesi a tutti, piccoli e grandi, ci si impegna per mettere e norma gli oratori, si lavora per trovare i soldi e pagare le bollette, i sussidi e le attrezzature per poi costatare che l’atteggiamento è: 'chissenefrega dell’incontro di catechismo. Io non ci vado. E se ci vado faccio i cacchi miei. Chissenefrega degli incontri con il parroco: ci vado, faccio la bella presenza, penso ad altro. Mi devo solo guadagnare i sacramenti per mio figlio, poi finita la Cresima si respira. Chissenefrega della chiesa, della Messa e di Gesù: io vado all’oratorio, faccio quello che voglio, sputo per terra, sporco, imbratto, insulto e bestemmio: tanto sono minorenne e nessuno può farmi nulla'. Ecco, mi scappa la voglia di mettermi a educare".
Giovani arroganti coi volontari
"Non ci sono scuse per essere maleducati - ha aggiunto - Stiamo rilanciando il bar dell’oratorio tenendolo aperto dalle 16 alle 18.30 grazie ai volontari, ma per loro è desolante vedere i ragazzi usare un linguaggio scurrile o aggressivo e gettare a terra le carte degli alimenti acquistati. Rappresentano un problema che mina la serenità di tutti in oratorio, luogo che dovrebbe essere sempre sicuro, sereno e accogliente. E’ davvero triste constatare certi atteggiamenti".
Ma il sacerdote ha anche esortato tutti a riflettere su ciò che significa crescere un adolescente con sani valori evitando di trovare sempre scusanti, come i danni che avrebbe provocato la pandemia.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 3 dicembre 2022.