Nel corso della sua lunga vita ha vissuto due guerre mondiali, di cui la prima quando era solo una bambina, con le loro sofferenze e difficoltà. Ma ha avuto la forza e la tenacia di rialzarsi, per generare e coltivare, giorno dopo giorno, una nutrita famiglia che le è stata accanto fino all’ultimo. Il tutto potendo contare sulle amorevoli cure che le sono state dedicate dalla Casa famiglia Monsignor Carlo Testa di via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Cologno dice addio alla sua cittadina più anziana
Cologno Monzese si è dovuta separare dalla sua cittadina più anziana, scomparsa nei giorni scorsi alla veneranda età di 110 anni. La decana Maria Palma Colombo era ospite della Rsa della Fondazione Mantovani. Proprio qui, alla presenza dei suoi parenti, di una delegazione dell’Amministrazione comunale (con il sindaco Stefano Zanelli e l’assessore alle Politiche sociali Antonio Velluto) e di don Giorgio Salati, aveva spento le sue 110 candeline, dispensando sorrisi e non nascondendo la meraviglia e lo stupore quando, sul tavolo, si è trovata davanti una bella torta alla panna e con le fragole con una piccola fontana pirotecnica.
Nonna Maria era originaria della Bergamasca
Classe 1915, era nata a Fontanella, in provincia di Bergamo, ultima di undici figli. “Ha attraversato due guerre e tanta fame – ha raccontato la figlia Lucia – Ma è sempre stata una donna attiva e vispa”.
A 9 anni aveva iniziato a lavorare come colf a Milano, presso la casa di un colonnello medico chirurgo, poi trasferitosi a Genova. Faceva da baby sitter ai figli dell’ufficiale e lei, bambina quale era, non poteva che considerare quel lavoro una sorta di gioco, condividendo ore di allegria con le piccole di cui si prendeva cura.
“È rimasta in quella casa fino all’età di 26 anni, poi i fratelli l’hanno chiamata per tornare a casa perché la loro mamma si era ammalata di cuore e serviva qualcuno che aiutasse nelle faccende domestiche”, ha proseguito la figlia.
L’incontro con l’uomo che divenne suo marito
Ed è stato proprio in quel periodo che conobbe Angelo Guido, l’uomo di cui si innamorò perdutamente e che diventò poi suo marito e il padre dei loro quattro figli: Lucia, Olga, Renato (venuto, purtroppo, a mancare a soli 23 giorni) e Renato (un nome scelto in ricordo del terzogenito).
La famiglia successivamente si trasferì a Cologno Monzese per seguire Angelo, che qui aveva trovato un’occupazione. E anche la signora Maria decise di tornare al lavoro, sempre come colf, per conto di un’altra famiglia milanese.
“Il segreto di mia mamma è nei geni”
“Il segreto di mia mamma è nei geni – ha ammesso la primogenita – Sua nonna è vissuta fino a 100 anni, un record per quei tempi. Inoltre anche tutti i nipoti hanno vissuto a lungo”.
L’addio a nonna Maria è stato doloroso anche per la casa di riposo colognese. Ma il ricordo di Colombo resterà sicuramente indelebile nella memoria del personale.
“Siamo orgogliosi di averla avuta con noi”
“Sono stati una grande gioia e un orgoglio avere con noi una persona di cui festeggiare i 110 anni – ha sottolineato il direttore della Casa famiglia Andrea Giordan – La signora ha vissuto proprio quello che noi abbiamo letto sui libri di storia ed è stato emozionante incontrare qualcuno che potesse raccontarci quegli avvenimenti”.