Addio alla catena di montaggio della Candy: stop produzione di elettrodomestici, dentro la logistica
A pochi giorni dall'avvio della riconversione del sito di Brugherio, Haier Europe ha avuto un nuovo incontro coi sindacati: in azienda rimarranno 110 degli attuali 160 dipendenti

A partire dall'1 luglio 2025, Haier Europe darà ufficialmente il via ai lavori di riconversione dello stabilimento di Brugherio, destinato a dire addio alla produzione di elettrodomestici e a diventare il nuovo Service Hub del Gruppo. Il sito che si affaccia sull'autostrada A4 sarà trasformato in un centro logistico strategico e dedicato alla distribuzione dei ricambi e al servizio dei mercati europei.
Candy: addio alla catena di montaggio
La notizia dell'addio alla catena di montaggio era emersa già negli scorsi mesi. Oggi, giovedì 26 giugno 2025, a pochi giorni dallo switch off, Haier Europe ha incontrato le organizzazioni sindacali con le quali, unitamente ad Assolombarda, Regione Lombardia e ministero del Lavoro, ha individuato gli strumenti di sostegno più adeguati, tra cui l’estensione del programma di uscite volontarie, già avviato nel 2024, e il ricorso agli ammortizzatori sociali.
In azienda rimarranno 110 degli attuali 160 dipendenti
"L’azienda continuerà a fornire pieno supporto a tutti i dipendenti coinvolti, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sociale della trasformazione - hanno evidenziato da Haier - Questa trasformazione rappresenta un passaggio chiave nel piano di evoluzione industriale del Gruppo, pensato per garantire continuità operativa, efficienza logistica e sostenibilità al sito. Una volta ultimata, infatti, la riconversione, grazie a un investimento di circa 8,3 milioni di euro, garantirà occupazione per circa 110 dei 160 dipendenti attualmente impiegati presso lo stabilimento".
Come verrà riconvertito lo stabilimento
Il nuovo Service Hub integrerà attività di ricezione, stoccaggio, movimentazione, confezionamento e spedizione, oltre alla preparazione di kit e alla rigenerazione di elettrodomestici.
L’Italia, e in particolare l’area della Brianza, continuano a rivestire un ruolo strategico per Haier Europe, anche se ora con un cambio di pelle. Oltre al nuovo Service Hub, l’azienda ha in quest’area il quartier generale europeo, distribuito tra Brugherio e Vimercate, il Milan Experience Design Center, i laboratori di ricerca e sviluppo dedicati all’IoT a supporto delle diverse linee di prodotto e l’outlet per la vendita al pubblico di elettrodomestici.
"In quest’ottica sono stati avviati nuovi investimenti con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio e contribuire allo sviluppo sostenibile dell’ecosistema industriale locale - hanno aggiunto dal quartier generale del Gruppo a trazione cinese - All’interno di questa visione di crescita integrata, il marchio Candy continuerà a ricoprire un ruolo chiave nella strategia di Haier in Italia, in Europa e nei mercati internazionali. Il marchio, che quest’anno celebra l’80esimo anniversario, rappresenta oggi circa il 40% del fatturato europeo e sarà al centro di nuovi investimenti destinati a consolidarne il posizionamento, rafforzando il legame con il territorio e i suoi valori originari nel segno della continuità e del futuro".
"Ora massima attenzione alla riconversione"
"Il 30 giugno 2025 sarà una data simbolica e difficile: cesserà la produzione di lavatrici nello stabilimento di Brugherio, a oltre 80 anni dalla prima lavatrice prodotta - ha sottolineato il segretario generale della Fiom Cgil di Monza e Brianza Pietro Occhiuto - È la fine di una lunga storia industriale che ha segnato l’identità del territorio e garantito occupazione a generazioni di lavoratrici e lavoratori. In questo contesto, la sottoscrizione del Contratto di solidarietà è uno strumento necessario per affrontare con responsabilità e giustizia sociale la fase di riconversione annunciata dall’azienda. Abbiamo ottenuto garanzie su rotazione equa dell’orario, gestione condivisa degli esuberi e sulla disponibilità dell’azienda a sostenere economicamente i lavoratori attraverso strumenti di welfare, per mitigare l’impatto della riduzione oraria".
Sullo sfondo l'annuncio dei pesanti e corposi investimenti di Haier, pari a 9 milioni di euro, con conclusione prevista della riconversione entro luglio 2026.
"Per la Fiom è fondamentale che ogni fase venga monitorata, verificata e attuata con pieno rispetto degli impegni presi - ha concluso Occhiuto - Non si tratta solo di riconvertire un sito industriale: si tratta di preservare lavoro stabile, qualificato e dignitoso, valorizzando le competenze di chi ha fatto grande questo stabilimento. Come Fiom-Cgil, saremo presenti a ogni passaggio, al fianco della Rsu e dei lavoratori, per garantire che la transizione non diventi un arretramento, ma una vera opportunità di rilancio industriale e sociale".
Cosa prevede il Contratto di solidarietà
Il Contratto di solidarietà riguarda il personale operativo coinvolto dalla transizione e si rende necessario a seguito della cessazione, al 30 giugno, della produzione di lavatrici. Da luglio partiranno i lavori di svuotamento e riassetto degli spazi produttivi, con il setup del nuovo Service Hub previsto da settembre, mentre le attività di produzione kit, rework, refurbishment, linea cesti, Branson e ex Gias continueranno regolarmente.
L'accordo siglato oggi prevede la garanzia per ciascun lavoratore coinvolto di svolgere almeno il 20% dell’orario lavorativo settimanale, "anche se fin da ora è certo che le attività previste richiederanno un impegno superiore a questa soglia", hanno sottolineato dalla Fiom e dalla Fim Cisl in una nota congiunta tra le due sigle sindacali dei metalmeccanici.
Gli impegni presi dalla società
L'azienda ha inoltre dichiarato la sua disponibilità a riconoscere a fine anno una somma economica a titolo di welfare aziendale, per contenere l’impatto economico della riduzione oraria. Verranno gestiti 31 esuberi tra il personale interessato dal Cds e 12 tra gli impiegati non coinvolti nel contratto, applicando gli stessi criteri già stabiliti nel precedente accordo sulla mobilità. Il percorso di riconversione industriale del sito, che si completerà entro luglio 2026, prevede un investimento complessivo di 9 milioni di euro, destinati alla riorganizzazione degli spazi, all’aggiornamento impiantistico e alla digitalizzazione delle nuove attività.
"La Rsu continuerà a monitorare attentamente ogni fase del processo, con l’obiettivo di garantire la massima tutela occupazionale, il rispetto degli impegni assunti e la trasparenza nei confronti dei lavoratori - hanno concluso Fiom e Fim - Ribadiamo che questa fase richiede attenzione, partecipazione e un confronto continuo: la Rsu sarà sempre presente per vigilare e intervenire a tutela dei diritti e delle condizioni di chi lavora".