La chiusura

Addio al supermercato del Kennedy di Brugherio. Quale futuro per il centro commerciale?

Lo storico punto vendita cesserà l'attività a metà agosto. All'orizzonte si intravedono i nuovi proprietari cinesi. E la Casa di comunità?

Addio al supermercato del Kennedy di Brugherio. Quale futuro per il centro commerciale?
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Quando a metà aprile era filtrata la possibile chiusura del punto vendita alimentare del centro commerciale Kennedy di Brugherio entro i prossimi due anni, Unes aveva smentito. Ora, però, prima di quanto prospettato, la decisione è stata presa: entro la metà di agosto 2024 il negozio cesserà la sua attività per fare spazio ai nuovi proprietari, una società che fa capo a investitori orientali.

La storia

Gli spazi commerciali che ospitano oggi il marchio Unes erano di proprietà della Cooperativa agricola di consumo che nel 2016, dopo 106 anni di attività diffusa in città, ha cessato le proprie iniziative, in particolare la vendita di alimentari presso il Kennedy e nel punto di via Andrea Doria, a causa delle perdite costanti nei bilanci per oltre un decennio.
Da quel momento l’attività commerciale è proseguita sotto la gestione dell’imprenditore lodigiano Giuseppe Pezzoli, subendo diversi cambi di insegna: Simply, Auchan, Conad, Carrefour Market e ora Unes.

Nel 2022 è stato dichiarato il fallimento della cooperativa, sono stati portati i libri in Tribunale ed è stato nominato un curatore, Marco Cordaro. L’iter a quel punto ha visto mettere all’asta le proprietà della coop, quindi i locali commerciali al piano terra del Kennedy, comprensivi di ulteriore spazio nel seminterrato, stanze di servizio e 18 posti auto, con un prezzo base di circa 1,3 milioni euro.

Alla fine sono stati aggiudicati definitivamente il 15 settembre 2023 per 750mila euro a una società appartenente a imprenditori di nazionalità cinese, che intenderebbero avviare un’attività di tutt’altro genere nel prossimo futuro. La vendita è diventata ufficiale durante i primi mesi del 2024 con il saldo del dovuto da parte della nuova proprietà, liquidità che è stata poi dirottata verso creditori ipotecari.

Il futuro

Nonostante comunicazioni pubbliche ancora non siano ancora state esposte o diramate, alcuni clienti abituali già hanno cominciato a fiutare qualcosa: da settimane, infatti, sono sempre meno i rifornimenti dei prodotti esposti.
La conferma è arrivata dall’ufficio stampa di Unes: "Il punto vendita situato al centro commerciale Kennedy di Brugherio chiuderà a metà agosto, resterà invece attivo il punto vendita situato in via Andrea Doria, 45", è stato il commento.

L’odierno affittuario, il Gruppo Pezzoli, aveva già intenzione di abbandonare il negozio in vista della costruzione di un nuovo ipermercato a poche centinaia di metri, là dove un tempo sorgeva la ex Rista, nell’ambito del Piano integrato di intervento denominato Bettolino freddo. Ma nessuno si aspettava avrebbe anticipato così i tempi, considerato che vanta un contratto d’affitto per un biennio ancora.

Nel frattempo i dipendenti sono stati rassicurati che nessuno sarà lasciato a casa. A ciascuno di loro, infatti, è stato già comunicato il nuovo posto di lavoro: saranno trasferiti in altri punti vendita del gruppo, proprietario sempre a Brugherio del già citato minimarket di via Andrea Doria e altri sparsi tra le province di Lodi, Milano e Monza e Brianza.

La Casa di comunità

Il passaggio di mano rende ancora più ingarbugliata la situazione del centro commerciale, che appare come un enorme mosaico: se il piano superiore è di proprietà pubblica, del Comune, ed è destinato a ospitare la futura Casa di comunità, i locali del piano terra sono riconducibili a diversi proprietari privati. E alcuni sono tuttora all’asta.

Il cantiere della Casa di comunità, secondo l’assessore regionale Guido Bertolaso, partiranno entro il 2024 e dureranno 210 giorni per un valore di circa 2 milioni di euro, interamente finanziati dal Pnrr. La Giunta Assi ha inviato ad aprile la concessione trentennale degli spazi e, mentre attende la firma, chiede rassicurazioni sul fatto che non venga toccato il Poliambulatorio di viale Lombardia. 

Commenti
Rossella

Bene bravi assessori brugheresi. Invece di incentivare lavoro agli italiani avete venduto ai cinesi e con i soldi del parrucchiere fare case per gli stranieri.... Bravi e sono quelli di destra che hanno sempoe detto prima gli italiani

Giovanni Sangalli

E per fortuna non abbiamo acquistato i muri quando stavano costruendo.. Buono solo per banca e supermercato. La vecchia cooperativaagricola di consumo. Ero socio per eredità del mio nonno. Qualcuno a suo tempo ha pensato bene di svuotare la società portandosi via il più possibile .E noi piccoli soci abbiamo perso tutto...

Francesco Brivio

Fin dagli inizi si era capito che avrebbe avuto vita non semplice. Per i brugheresi sembrava essere l'inizio di una nuova era: il primo centro commerciale in città, wow! In verità, quell'edificio è sempre stato esteticamente orrendo, scomodo e dispersivo. I negozi al primo piano sono sempre stati poco visibili e le attività sono durate ben poco. L'unica soluzione? L'abbattimento.

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