Donna del sindacato

Addio a Luigia Alberti. Partita da Pioltello per diventare la prima segretaria generale Cisl Lombardia

Si è spenta a 84 anni dopo una vita dedicata ai lavoratori. Al suo funerale, officiato martedì a Sant'Andrea, il ricordo dell'attuale Segretario metropolitano della Cisl

Addio a Luigia Alberti. Partita da Pioltello per diventare la prima segretaria generale Cisl Lombardia
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A Pioltello la si poteva incontrare dietro la scrivania della sezione Cisl in piazza della Repubblica, intenta, come volontaria, a impegnarsi per tutti coloro che si rivolgevano al sindacato per problematiche di ogni tipo. D'altronde nella sua lunga carriera in Cisl Luigia Alberti ne aveva viste davvero tante, dalla lotta sindacale in fabbrica sino agli aspetti più politici che trattò quando divenne la prima donna a essere eletta segretaria regionale della Lombardia.

Addio a Luigia Alberti

Si è spenta  a 84 anni nella giornata di lunedì 14 novembre 2022 Luigia Alberti, storica sindacalista della Cisl milanese e lombarda. Una donna proveniente da una famiglia di contadini pioltellesi, cinque figli di cui lei era l'ultimogenita. Come aveva raccontato in una sua testimonianza raccolta durante la pubblicazione del libro "Autonomia e contratti. Storie di sindacalisti della Cisl in Lombardia" a cura di Guido Baglionii e Costantino Corbari, a Pioltello aveva fatto le scuole elementari e quella che un tempo si chiamava "la sesta". Di rientro dalle lezioni, però, dava una mano nei campi.

A 14 anni il primo impiego nella fabbrica tessile Lanar di Cernusco sul Naviglio. Era il marzo del 1952. Il suo primo approccio con il mondo del lavoro fu con un contratto da operaia, ma di fatto "passavo le giornate a pulire vetri e pavimenti", come raccontava.

L'incontro con il sindacato

Una ragazza attiva nel mondo dell'oratorio, dell'Azione cattolica e delle Acli. E proprio durante un incontro organizzato dal sodalizio ci fu il suo primo contatto con il mondo del sindacato. "Ci dissero che era importante darsi da fare nel mondo del sindacato", raccontava. E così si informò e scoprì che a Gorgonzola c'era una sede distaccata della Cisl. Anche se ancora non aveva nessun ruolo, l'incontro con i referenti di zona la portò sin da subito a impegnarsi per tutelare i diritti delle colleghe operaie della Lanar. "Nella seconda metà degli anni Cinquanta decidemmo di organizzarci e di iscriverci al sindacato - raccontava . Volevamo far valere i nostri diritti".

La prima donna Segretaria generale Cisl Lombardia

Nel 1962 avvenne la prima grande svolta del suo percorso nel sindacato, quando decise di licenziarsi dalla fabbrica per dedicarsi a tempo pieno all'attività di rappresentanza in Cisl. All'epoca, infatti, non esistevano i distacchi, dunque si trattò di una scelta non facile da assumere. In attesa di iniziare il suo percorso di studio, lavorò per tre mesi nella sede di Gorgonzola facendo un po' di tutto.

"Ero operatrice di zona e facevo le vertenze. Per me le vertenze sono il catechismo del sindacato: tutti i sindacalisti dovrebbero farle perché si impara moltissimo". Un mantra che ha sempre ripetuto, costantemente fedele a quella vocazione che l'aveva portata a iscriversi alla Cisl: tutelare i diritti delle lavoratrice e dei lavoratori. Un punto fermo del suo operato anche quando fu chiamata a rivestire un ruolo apicale nel sindacato, quello di Segretaria generale della Cisl Lombardia.

Era il 1980 e negli anni precedente Luigia si era già impegnata con profitto nel settore degli alimentaristi, anche perché il suo territorio di origine, la Martesana, era ricco di aziende che operavano in questo settore. Galbani, Invernizzi, Ferrero, Motta, solo per citarne alcune.  Quando le fu proposto l'incarico "tergiversai un po', ero perplessa e sostenni che c'erano altre candidature. Ma fu tutto inutile". Era la prima volta che una donna raggiungeva  una posizione di così alto livello nella Cisl.

Sempre in prima linea a Pioltello

Terminato il suo incarico nel 1987 fu impegnata in altre posizioni e si ritrovò a viaggiare spesso tra Milano e Roma per affrontare gli incarichi che di volta in volta il sindacato le affidava. Nel 1993 venne eletta nella segreteria regionale della Cisl Fnp, i pensionati.

"Cominciai a studiare e a impegnarmi nel campo della sanità. In un'organizzazione che rappresenta persone anziane è un tema fondamentale, he va seguito attentamente. E' stato un periodo molto intenso, di lotte, mobilitazioni e campagne, come quella chiamata 'Dare voce a chi non l'ha' a tutela dei diritti dei pensionati".

Rientrata a Pioltello come volontaria non ha mai smesso di darsi da fare per le persone nel bisogno, lavoratori o pensionati che fossero, uomini e donne. Ieri, martedì 15 novembre, si è tenuto il suo funerale nella chiesa di Sant'Andrea. Tra i tanti colleghi, compagni, amici e familiari, anche la Cisl è voluta essere presente attraverso il Segretario generale Cisl Milano Metropoli Carlo Gerla.

Ho conosciuto Luigia negli anni '80, al campo scuola della Cisl Lombardia a Sondalo. Io giovane, agli esordi del mio percorso sindacale, lei già dirigente importante, con una storia fatta di impegno, di lotte (allora si diceva così) a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.
A Sondalo ho incontrato una donna straordinaria, determinata, appassionata, rigorosa, ma insieme sensibile, gentile, aperta al confronto, attenta ai giovani, fortemente consapevole dell'importanza della formazione.
Per diventare bravi sindacalisti bisognava prepararsi, studiare: questo era il suo pensiero. Del resto anche Luigia, che aveva incontrato giovanissima il sindacato in un'azienda tessile di Cernusco sul Naviglio, agli inizi della sua attività nella Cisl, negli anni '60, aveva frequentato il "Corso Lungo" presso il Centro Studi della Cisl nazionale a Firenze: la nostra scuola, fucina di sindacalisti per tutta l'Italia! Quindi ha percorso tutti i gradini dell'impegno nell'organizzazione, collaborando con figure indimenticabili, come Mario Colombo, Sandro Pastore, Bruno Manghi, Pierre Carniti, solo per citarne alcuni.
Abbozzo brevemente il suo cammino: operatrice di Zona, segretaria generale degli alimentaristi, segretaria della Cisl milanese, segretaria generale della Cisl Lombardia, è poi passata tra i pensionati, prima a livello regionale, poi a Milano alla guida della Fnp di via Tadino. Negli ultimi anni, terminati gli incarichi politici nell'organizzazione, si è occupata con passione di immigrazione e ha continuato a lavorare come volontaria al recapito della Fnp della sua città: Pioltello.
All'attività sindacale, come ben sapete, ha sempre affiancato quella in parrocchia. Quando sono arrivato a Milano, prima in segreteria, poi come segretario generale, ho avuto modo di intensificare i nostri rapporti. Non eravamo d'accordo su tutto, ma ci siamo sempre confrontati con il massimo del rispetto e della stima.
Negli ultimi anni, quando si era ritirata e non veniva più in via Tadino, abbiamo mantenuto ben saldi i contatti. Andavo a trovarla a casa sua, nella sua bella cascina, e ci facevano delle belle e lunghe chiacchierate. Lei era curiosa, sempre attenta, discutevamo di ciò che accadeva fuori, nel mondo, e dentro la Cisl, in particolare la sua Cisl di Milano, così amata. Si informava su tutto e mi dava consigli preziosi. Lo scorso agosto ci eravamo ripromessi di rivederci qui a Pioltello, ma non è più stato possibile.
Luigia è stata una figura di riferimento per tutti noi. Ha interpretato l'esperienza nel sindacato con grande passione e spirito di servizio. Ha vissuto da protagonista gli anni del boom economico e quelli duri del terrorismo, fino ai primi momenti di crisi e deindustrializzazione, per poi dedicarsi ai pensionati e ai più fragili. A guidarla, l'amore per la Cisl, il desiderio di tutelare i lavoratori, le lavoratrici, le persone in difficoltà. Negli anni è stata sostenuta da una fede sincera e dalla sua grande e amata famiglia a cui rinnovo le condoglianze mie e di tutta la Cisl. Cara Luigia oggi siamo qui a salutarti, ma non ti dimenticheremo mai!

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