Addio a Lorenzo Mazzoni insegnante e tra i fondatori dell'Aurora Bachelet di Cernusco sul Naviglio
Ha insegnato per vent'anni all'Itsos Marie Curie e poi anche al Machiavelli di Pioltello
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Fisico, insegnante, padre, marito, volontario. E’ stato tutto questo e molto di più Lorenzo Ugo Luigi Mazzoni, di Cernusco sul Naviglio spentosi settimana scorsa a 81 anni.
Un fisico toscano cernuschese d'adozione
Originario di Firenze, si era trasferito da giovane con la famiglia a Milano, in zona Turro. Appassionato di scienza, si era poi laureato in Fisica all’Università degli studi e successivamente si era dedicato all’insegnamento.
Già verso la fine degli anni Settanta ha iniziato la sua esperienza come docente di matematica e fisica all’Itsos Marie Curie di Cernusco, dove poi si è trasferito con la moglie Maria Birocchi, con la quale si era sposato nel 1969.
In città ha lavorato per vent’anni, poi ha insegnato anche al Machiavelli di Pioltello.
Una delle sue imprese maggiormente ricordate, però, è l’aver fondato l’istituto paritario Aurora Bachelet.
Un uomo di cultura
E' stato tra i fondatori del centro culturale Henry Newman, che organizza da anni eventi di alto livello in città.
E' stato autore di numerose pubblicazioni, tra cui alcuni manuali di fisica per le scuole (con altri due colleghi, Bergamaschi e Marazzini), di cui ha curato le ultime edizioni sino alla fine.
Stava lavorando a uno nuovo, quasi ultimato. Inoltre collaborava con Euresis, una rivista per cui scriveva articoli e recensioni. Ne aveva scritta una anche sul film Oppenheimer, offrendo il punto di vista dello scienziato:
Molti sono già stati i commenti sul film. Un’osservazione comune, che riprendiamo, è che il film non è lineare, anzi alterna le vicende personali, la costruzione della bomba e l’inchiesta su Oppenheimer per la revoca del nulla osta di sicurezza, creando comunque un ritmo che avvince. Questo anche con una serie di accorgimenti scenici, il bianco e nero alternato al colore, il sottofondo sonoro, che talora crea un’atmosfera di suspence.
Uno dei temi è sicuramente la responsabilità dello scienziato. Su questo ci si poteva aspettare di più da Nolan e questa aspettativa forse spiega anche l’enorme successo di pubblico. Il film mette in evidenza l’impegno di Oppie a condurre il progetto Manhattan senza apparentemente alcuno scrupolo morale. Nel dopoguerra si mette in evidenza la sua opposizione alla costruzione della bomba H, ma il suo atteggiamento mantiene una certa ambiguità, come mostra l’espressione dell’attore che lo interpreta, spesso come persa nel vuoto.
Un altro aspetto sia pure secondario, è la sottolineatura dei rapporti con Einstein. A questo proposito la posizione di Einstein sull’inchiesta è drastica : "Vai a dirgli che sono degli imbecilli e poi torna a casa".
È chiaro che è un consiglio che non si può seguire , ma mostra anche che quella è l’opinione portata avanti dal film. È abbastanza chiaro il giudizio negativo sulla fobia anticomunista, ma insieme (la decisione di fabbricare la bomba H) c’è anche un giudizio negativo sulla neutralità della scienza, sottomessa in realtà ai criteri della politica.