A Melzo saranno accolti 25 rifugiati: l'oratorio Sacro Cuore apre le sue porte
La comunità pastorale San Francesco è pronta ad accogliere i profughi in fuga dalla guerra. Servono però volontari per allestire le stanze e gli spazi comuni.
L’oratorio come luogo di aggregazione, di crescita, di educazione, di preghiera e adesso anche di accoglienza. Perché la struttura del Sacro Cuore di viale Europa a Melzo è stata individuata come idonea per ospitare sino a un massimo di 25 rifugiati ucraini in fuga dalla guerra.
I rifugiati ucraini nell'oratorio di Melzo
La notizia è stata ufficializzata dai sacerdoti della Comunità pastorale San Francesco nel corso delle Messe del weekend e utilizzando i fogli informativi della parrocchia.
«Secondo le indicazioni di Papa Francesco e della nostra Diocesi, anche la nostra comunità si è resa disponibile per l’accoglienza di coloro che stanno scappando dal conflitto russo-ucraino»
ha spiegato il prevosto don Mauro Magugliani. Analizzando le strutture melzesi, gli spazi del Sacro Cuore sono parsi i più idonei a questa finalità. In particolare le aule saranno adibite a camere, il salone e il bar fungeranno da luoghi di aggregazione comuni e la cucina potrà essere usata per la preparazione dei pasti. Inoltre, pensando soprattutto ai bambini, l’oratorio potrà essere una valvola di sfogo e di divertimento per dimenticare, anche solo per poco, la loro condizione di fuggiaschi dal proprio Paese .
Si attendono indicazioni dalla Prefettura
«I responsabili della Caritas diocesana hanno già preso visione degli ambienti, restiamo ora in attesa delle indicazioni della Prefettura - ha concluso - Tutti coloro che intendono mettersi a disposizione come volontari possono segnalarsi presso la Caritas cittadina di via San Rocco 1».
L'accoglienza, infatti, in questa fase si muove ancora su più canali. Da un lato i privati che hanno messo a disposizione le proprie abitazioni (si tratta nella maggior parte dei casi di parenti o conoscenti che hanno ospitato donne e minori in fuga), dall'altro è stata data indicazione a Comuni ed enti di attivare strutture di accoglienza. E la comunità di Melzo non è rimasta sorda al grido di aiuto. C'è bisogno però del sostegno dei volontari per contribuire alla migliore ospitalità per i rifugiati ucraini.