A Masate i cittadini fanno la conta dei danni a dieci giorni dal nubifragio che ha mandato sott'acqua il paese
La sindaca ha chiesto il riconoscimento della calamità naturale. I cittadini si sono trovati case, cantine e autorimesse invase dal fango
A distanza di dieci giorni dall’acquazzone a Masate stanno ancora facendo i conti con i danni. L'acqua in poco tempo aveva inondato box, cantine e automobili. La sindaca Pamela Tumiati chiederà che l'evento sia classificato come calamità naturale.
I danni
Una delle zone che, assieme a via Roma e via Dante Alighieri, hanno maggiormente risentito dei disagi provocati dalla tempesta è stato il condominio Achille Grandi a ridosso della Strada Provinciale 179. E' un complesso di cinque palazzine che contano in tutto una sessantina di appartamenti. Ecco il racconto di uno degli inquilini:
Qui ci sono ancora i segni. Il livello dell’acqua ha sfiorato i 50 centimetri
I condomini hanno anche affisso una lettera convocando un incontro. Si legge nella comunicazione:
Abbiamo constatato che il canale artificiale creato per deviare e contenere l'acqua è stato ostruito da passerelle provvisorie per permettere il passaggio a pedoni e carriole verso l'isola ecologica. Oltre a ciò, esiste un gioco di pendenze che ha portato l'acqua verso il nostro condominio
Non è la prima volta che cantine e box finiscono sott'acqua e i residenti hanno ormai perso la pazienza:
Questa situazione non è più accettabile in quanto tutto è dipeso dalla scarsa manutenzione del fosso
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 29 aprile 2023.