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A Cernusco sul Naviglio si progetta la riqualificazione di un intero quartiere

Assegnato l'incarico per ripensare spazi e viabilità, a cominciare da piazza Ghezzi e via Don Sturzo

A Cernusco sul Naviglio si progetta la riqualificazione di un intero quartiere
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A Cernusco sul Naviglio l'Amministrazione progetta la riqualificazione del quartiere Tre Torri. Se qualche tempo fa si parlava solo della necessità di mettere mano in via Don Sturzo, i cui marciapiedi ormai sono totalmente compromessi dalle radici, la visione attuale prevede invece un ripensamento di tutto il comparto, a cominciare dalla piazza al centro del quartiere, piazza Ghezzi.

Il nodo di via Don Sturzo

Inizialmente si prevedeva di spendere 350mila euro. Un anno fa l'Amministrazione ha invece portato a un milione la spesa per sistemare la strada, dove i residenti da tempo si lamentano per il fatto che i filari di bagolari (sono una novantina, piantati negli anni Settanta) hanno deformato con le radici i marciapiedi.

Il problema della viabilità

Su via Don Sturzo per esempio, ci si era soffermati sulla possibilità di trasformarla in una strada a senso unico. Scelta che permetterebbe di sistemare i marciapiedi, realizzare una pista ciclabile senza toccare la prestigiosa alberatura. Ma si tratterebbe di un passo molto importante per la viabilità. Di qui la necessità di valutarne l’impatto sulle vie circostanti.

Piazza Ghezzi e dintorni

L’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Galbiati ha spiegato come la visione della Giunta sia a 360 gradi:

Si è discusso tanto della riqualificazione di via Don Sturzo. In realtà abbiamo assegnato un incarico per l’analisi e la ricerca di soluzioni dell’intero comparto.

Vogliamo rendere piazza Ghezzi il cuore pulsante del quartiere. Deve essere un posto dove possono ritrovarsi i ragazzi così come le famiglie

Il progetto dovrà prevedere una depavimentazione nella parte sud, con l’aumento delle aree verdi. Andrà ripensata diversamente, ma sempre in vista di una migliore fruizione, quella nord, sotto alla quale però ci sono le autorimesse interrate, che dunque non consentono un discorso analogo.

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