La San Camillo di Carugate si allarga: il progetto di ampliamento della casa di riposo
Intervento da 16 milioni di euro per 40 posti per pazienti affetti da Alzheimer, 15 posti diurni, un poliambulatorio e 17 appartamenti protetti
Ieri, venerdì 27 settembre 2024, nella cornice dell'auditorium Bcc di via San Giovanni Bosco a Carugate, la Fondazione San Camillo ha presentato il progetto di ampliamento della casa di riposo. Che prevede un intervento da 16 milioni di euro tra i progetti previsti nel Piano di governo del territorio approvato sul finire della prima Amministrazione guidata da Luca Maggioni.
Il progetto di ampliamento
La presentazione dell'ampliamento della casa di riposo di via della Cappelletta, con la previsione di un centro specializzato per l’Alzheimer, è stata anticipata dalla tavola rotonda a cui hanno partecipato lo stesso primo cittadino, il parroco don Sergio Zambenetti, il presidente di Bcc Milano Giuseppe Maino, Vittorio Tresoldi, presidente della Fondazione Oltre, e Vincenzo Tresoldi, presidente regionale della Croce Bianca.
Ma prima i saluti istituzionali della direttrice della Rsa Paola Cattin e del presidente della Casa dell’anziano San Camillo Emiliano Perego.
Al banco dei relatori ha poi preso parola l'ingegnere Emanuele Gramegna che, insieme all'architetto Giovanni Ingrao, si è occupato di redigere il progetto.
Abbiamo voluto ideare una struttura che potesse mantenere le capacità cognitive dei pazienti, affetti dalla malattia di Alzheimer. In quest'ottica, l'idea è quella di realizzare non solo luogo di cura ma anche di benessere in generale. E le scelte architettoniche, i materiali e le finiture sono state progettate come se fosse una dimora privata.
Ha spiegato l'ingegnere Gramegna.
I dettagli del piano attuativo
I numeri del progetto prevedono 40 posti per pazienti affetti da Alzheimer, 15 posti diurni, un poliambulatorio e 17 appartamenti protetti.
La Casa sarà una struttura unica, con elementi di collegamento con gli edifici di nuova realizzazione. Il volume centrale sarà dedicato all'accoglienza, con accesso da via don Mariani. Da qui si estenderanno percorsi connettivi, spazi ricreativi e spazi comuni per l'incontro tra ospiti e visitatori e sempre in questo ambiente sarà possibile l'accesso al centro diurno, con uno spazio aperto e un giardino protetto.
Legato al corpo centrale, ci sarà un altro volume con nuovi uffici amministrativi e ambulatori aperti anche alla cittadinanza. Poi al piano terra lo spazio polifunzionale con ingresso pedonale da via della Cappelletta.
Infine, il volume di residenza vera e propria consisterà in un piano terra per gli ospiti e al piano primo saranno ubicati gli appartamenti protetti. Ambienti accoglienti, funzionali e stimolanti. Con spazi ampi, luminosi e predisposti alla personalizzazione caratterizzati da grandi finestre che mettono in connessione con l'ambiente esterno.
La Casa ha una struttura dalla configurazione orizzontale, dal momento che per i pazienti risulta essenziale il movimento. Lunghi corridoi permettono infatti percorsi di wondering, caratterizzanti della patologia.