Over 50 sfidano le acque gelide e nuotano all'Idroscalo a 9 gradi
Stefania Storace, 62 anni, e Giovanna Barletta, 54, puntano a gareggiare in competizioni da far gelare il sangue nelle vene.
Non è il bagno dell'1 gennaio, ma 40 minuti in acque gelide per tenersi in allenamento. Passione e "pazzia" di due atlete che non hanno paura delle sfide e di mettersi in gioco. Alla faccia della carta d'identità.
Sfidano le acque gelide
Neanche i 9 gradi delle acque dell'Idroscalo di Segrate sono un ostacolo per Stefania Storace, 62enne di Pessano con Bornago, e per l'amica di Vimercate Giovanna Barletta, 54 anni. Compagne di allenamento e di sfide estreme come quella di affrontare le acque gelate on come sfizio, ma come competizione. entrambe, infatti, puntano a gareggiare nelle gare di questa disciplina, dove atleti opportunamente preparati competono su differenti distanze in specchi d'acqua dove la temperatura può arrivare rasente lo 0.
Questione di allenamento
Così anche in questi giorni di freddo e neve le due amiche non si sono tirate indietro e hanno proseguito nella loro preparazione.
Ci alleniamo regolarmente un giorno sì e uno no, sfruttando l'area dell'Idroscalo di Segrate aperta per i tesserati e per gli agonisti. Anche il giorno della Vigilia ci siamo tuffate e l'acqua non superava i nove gradi.
Quasi calda se si considera che le due nuotatrici si sono misurate con temperature ancora più basse, come per esempio i 4 gradi degli specchi lacustri lombardi.
Mai da soli
Ma non è pericoloso? Questa la domanda che sorge spontanea immaginando anche solo di immergere la punta del piede in acque così gelide. Eppure le due donne non esitano a tuffarsi, a nuotare e a farlo più volte a settimana. E c'è anche chi fa di peggio sfidando mari e laghi del Nord Europa dove l'acqua scende addirittura sotto gli zero gradi. Ah, ovviamente senza indossare una muta.
Anche quando ci alleniamo non siamo mai da soli. Solitamente nuotiamo in gruppo, con una persona può esperta che ci accompagna e che in caso di difficoltà può soccorrere chi ha bisogno. Alcune volte abbiamo anche un supporto che ci segue in barca o in canoa stando all'asciutto.
hanno proseguito
Ovviamente non si può cominciare casualmente tuffandosi nelle acque gelide, ma bisogna arrivarci per gradi. Si comincia dal mare, dove l'acqua non va mai sotto i 13 gradi. Inoltre noi per abituarci alle temperature usiamo delle piscine di plastica che teniamo in giardino dove poterci immergere stando in casa.
Obiettivo le competizioni
L'obiettivo di entrambe le nuotatrici è quello di arrivare a potersi misurare in competizioni vere e proprie. Per questo seguono un allenamento... da brividi.
Il segreto è portarsi dietro dei vestiti caldi, asciutti e abbondanti da poter indossare appena uscite dall'acqua. Anche perché dopo pochissimi minuti cominciano i tremori e il corpo è impossibile da controllare. Le sensazioni più belle le sia hanno all'inizio, quando superato l'impatto del freddo si sente l'adrenalina crescere in corpo; e alla fine, quando usciti dall'acqua ci si sente imbattibili.