lacrime e abbracci

L'ultima famiglia di ucraini ospitata a Cassina de' Pecchi è tornata a casa

Cinque orfani con la loro tutrice scappati dalla guerra dopo diciotto mesi possono rientrare in patria, ma lasciano un pezzo di cuore in Martesana

L'ultima famiglia di ucraini ospitata a Cassina de' Pecchi è tornata a casa
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Sono tornati a casa, dopo diciotto mesi a Cassina de' Pecchi. Sono gli ultimi ospiti ucraini che erano alloggiati all'oratorio San Domenico Savio. Sonya, Sasha, Serghiy, Lena e Bogdan con Inna.

Erano scappati dalla guerra

Erano arrivati a marzo 2022 dopo un’odissea, prima in Ucraina per sfuggire alla guerra e alle bombe. Poi dalla Polonia all’Italia su un confortevole pullman.
Erano circa un centinaio le persone partite da Zaporizhzhia. Si trattava soprattutto di orfani, con i loro tutori legali. Dei circa cento scappati ne erano arrivati in Polonia meno di sessanta. Una decina era rimasta lì, mentre 47 sono quelli che erano saliti sul pullman per l’Italia.

La sindaca Elisa Balconi si era  fatta capofila dei Comuni che si erano dati disponibili all'accoglienza, supportata dal parroco don Massimo Donghi che ha attivato le Caritas locale e gli altri sacerdoti alla ricerca di alloggi dove accogliere i profughi.

Oltre a Cassina erano stati distribuiti tra Carugate, Canonica d’Adda, Fara Gera d’Adda, Bussero, Pontirolo Nuovo, Vaprio d’Adda e Vignate.

Il saluto della comunità di Cassina

L'ultimo gruppo che era ancora in Italia era quello cassinese. La comunità parrocchiale che li ha accolti ha dato il saluto, non senza lacrime e nodo alla gola, giovedì

L'arrivederci dell'Amministrazione

Ieri, venerdì 13 ottobre, poco prima della partenza del pullman sono andati anche gli amministratori

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da venerdì 14 ottobre 2023.

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