Educatrici del nido fanno causa al Comune: "Pagateci il lavoro fatto da remoto per il Covid"
Il caso a Brugherio, dove l'Amministrazione è stata trascinata in Tribunale per le attività svolte quando il plesso era chiuso per il lockdown
"Andrà tutto bene", recitava il leit motiv ripetuto come un mantra nel momento più buio del Covid e del lockdown imposto dalla pandemia.
Educatrici in pensione del nido fanno causa al Comune
Chissà se questa frase di speranza la stanno pronunciando anche le due ex educatrici dell’asilo nido comunale di Brugherio, che hanno deciso di trascinare in Tribunale il Municipio "reo", a detta delle interessate, di non aver riconosciuto loro gli emolumenti per le attività svolte a distanza nel periodo di chiusura del plesso, oltre ad altri incentivi economici.
Le attività svolte da casa quando il plesso era chiuso per il Covid
Il periodo "incriminato" è quello tra il 13 marzo e il 7 aprile 2021. E al centro del contendere ci sono le chiamate, le videoconferenze e le attività didattiche a distanza, come la lettura al telefono delle favole ai bambini, che le educatrici hanno svolto e tenuto da casa. E che ora, dichiarando di averle svolte, pretendono che vengano riconosciute.
La posizione del Municipio
Villa Fiorita la pensa diversamente, in quanto sostiene che "il ricorso non abbia alcun fondamento". Non resta altro da attendere che sul caso si pronunci il giudice, con la speranza che (a prescindere dall’esito del procedimento) quella fase di dolore e paura legata al virus non torni più.